di Stefano Pezzola
“Più i piani falliscono, e più i pianificatori pianificano” affermava il 40° Presidente degli Stati Uniti.
“L’obbligo dei vaccini l’abbiamo fatto sulla base dei dati” ha affermato Mario Draghi.
Ebbene quali sono i dati che hanno spinto il governo a imporre l’obbligo vaccinale agli over 50 e l’obbligo di super green pass sul lavoro nonché a giustificare l’ennesimo “è tutta colpa dei Novax”?
Numero vecchi, poco chiari ed aggiungo “assolutamente falsati” come dichiarato ieri da Matteo Bassetti che piace di morire al mondo del web e ai talk show televisivi serali quando sta dentro la narrazione un po’ meno, come del resto il dr. Crisanti, appena prova a smarcarsi un attimo.
“Sono non vaccinati poco più del 10% over 12 ed occupano due terzi dei posti letti nelle terapie di tutta Italia ed oltre il 50% dei posti letto in area medica” ha dichiarato Roberto Speranza.
Su 100mila persone ce ne sono 23,2 che vanno in intensiva e sono non vaccinati.
Quando si va ai vaccinati con due dosi da più di 4 mesi (come si permettono!) il dato passa a 23 per poi arrivare a 1.5 ovvero crollando clamorosamente quando la vaccinazione è completa anche con il salvifico, per adesso, booster.
Il tutto in una conferenza stampa sullo stile coreano dove sono state proiettate le slides dei dati forniti dall’ISS dal 12 novembre al 12 dicembre 2021.
Dati chiaramente funzionali alla narrazione.
Dopo quattro decreti in 21 giorni, dopo la proroga dello stato di emergenza e dopo aver atteso cinque giorni prima di ottenere qualche spiegazione sul recente decreto, Draghi e Speranza si sono presentati con numeri vecchi di oltre un mese.
A seguito della pubblicazione dello studio della Federazione Italiana Aziende Sanitarie ed Ospedaliere che diffondendo i dati sui ricoveri di sei grandi Ospedali ha quantificato nel 34% i pazienti arruolati come pazienti Covid ma non in ospedale per sindromi respiratorie o polmonari ovvero che non hanno sviluppato la malattie Covid, anche il dr. Matteo Bassetti ha tenuto a precisare che i dati sono “assolutamente falsati”.
Oggi il sottosegretario alla salute Andrea Costa ha invece dichiarato che occorre “una riflessione sull’attuale sistema sottolineando che nella situazione attuale non sia necessario soffermarsi essenzialmente sui dati delle ospedalizzazioni e occupazioni delle terapie intensive”.
Bingo!
Servono numeri più chiari, aggiornati e non artefatti.
Proviamo allora fare una previsione.
La narrazione cambia in una nuova direzione che è quella di trasmettere agli italiani il concetto che l’obbligo vaccinale per gli over 50 è una misura utile per bloccare l’ondata dei contagi e risolverà il problema di sovraffollamento (quale?) degli ospedali.
In altre parole cambiano il modo di rilevare e comunicare i dati, chiaramente dopo l’entrata in vigore del nuovo vergognoso Decreto Legge, così sarà facilissimo far credere alla moltitudine di imbelli assuefatti dalla televisione che la norma ha funzionato e ricoveri e decessi sono diminuiti, beh provo ad indovinare, tra il 30 e il 35 per cento.
Una amichevole e senza pretese mia previsione in memoria della defunta statistica.
Roba quasi da non credere!