di Stefano Pezzola
È stato Consigliere regionale nella IX (2010-2015) e X legislatura (2015-2020), assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile dal 2009 al 2013 e Presidente della I Commissione Bilancio, tributi, finanze e programmazione dal 2015 a oggi.
Fonte:
Ieri ha pubblicato sul proprio profilo Facebook il seguente post.
Oggi sul tema è intervenuto l’assessore alla Sanità Rocco Palese, nominato lo scorso 3 febbraio dal Presidente della Regione Michele Emiliano al posto di Pierluigi Lopalco.
L’assessore ha ribadito che la Regione Puglia non contrasterà il decreto sulla sospensione dell’obbligo poiché la legge regionale è ormai superata con la fine dello stato di emergenza.
“Occorre cautela e attenzione per ogni decisione – ha affermato l’assessore – pur consapevole che la legge regionale del 2021 che impone l’obbligo derivi da una fase emergenziale che ora possiamo ritenere superata sotto un piano giuridico e sanitario. Se ci sarà una norma nazionale di certo non siamo intenzionati ad andare allo scontro, ma dopo averla analizzata proveremo a comprendere come integrare le due norme nell’interesse collettivo”.
Il Consigliere Amati ha deciso quindi di ribattere pubblicando un nuovo post.
Il Consigliere del Partito Democratico, seppur laureato in legge, pare dimenticare che nel nostro Paese vice il Principio della Gerarchia delle fonti, che può essere rappresentato graficamente come una piramide al cui vertice è posta la Costituzione.
Più in basso vi sono le leggi ordinarie ed ancora sotto i regolamenti e gli usi.
Le leggi regionali sono caratterizzate dal principio della competenza.
In particolare la Legge 3/2001 attribuisce alle Regioni competenza in tutte le materie non riservate alla legislazione dello Stato.
Certo è che sono tre anni che viviamo immersi nell’illegalità giustificata dall’emergenza.
“Che strano paese: diventi fascista perché ricordi e difendi le libertà previste dalla Costituzione” scrive il consigliere Fabiano Amati.
Aggiungendo “non ho paura e difenderò colpo su colpo l’utilità della vaccinazione“.
Su quale evidenza scientifica chiaramente non è dato sapere.