Le accuse più gentili erano di dittatura sanitaria e di nazismo. L’ipotesi è che la fonte dell’attacco sia stata una app di messaggistica istantanea che moltiplica in automatico i commenti di ingiuria e odio.
Il Direttore generale della Asl Tse, Antonio D’Urso, ha sporto denuncia presso la Polizia Postale. “Violenza e odio stanno purtroppo diventando pratiche diffuse, sia nel mondo reale che in quello virtuale. Se qualcuno pensava di intimidire la nostra azienda e i suoi operatori, ha sbagliato di grosso.
Azioni come queste non fanno altro che sostenerci nella nostra convinzione di intensificare al massimo la campagna vaccinale. Domani il nostro camper sarà alla mattina nella piazza centrale della città e nel pomeriggio di fronte alla mensa Caritas di San Domenico.
I nostri centri vaccinali continuano tranquillamente nel loro lavoro. Certo, non possiamo non preoccuparci del clima generale che si sta creando e che rischia di mettere gli operatori sanitari nel mirino, virtuale, di soggetti violenti. Siamo certi che i cittadini sapranno isolarli e che la magistratura saprà individuarli e punirli. Noi, da parte nostra, continuiamo il nostro lavoro”.