di Laura Privileggi
A Firenze manifestazione contro la guerra in Ucraina. Ieri venerdì 21 settembre la città del giglio si è mobilitata contro la violenza inaudita provocata dall’invasione di Putin all’Ucraina, la manifestazione ha voluto essere un monito contro tutte le guerre, contro le armi, contro la sofferenza ed il dolore, contro l’uccisione inutile di persone innocenti .
Alla manifestazione, promossa dalla “Rete Italiana Pace e Disarmo” hanno aderito il “Comitato Fiorentino Fermiamo la guerra” le Associazioni Anpi, Cgil e“Mille contro la guerra.”
L’appuntamento è stato rispettato, molte persone si sono riversate alle 18 in Piazza Sant’Ambrogio da dove è partito il corteo. Gente arrivata da molte zone della Toscana anche da Figline, ucraini residenti nel Valdarno che hanno a cuore la loro patria e la salvezza di tante vite umane.
Attraverso un comunicato inviato in tutte le redazioni giornalistiche da “Rete italiana Pace e Disarmo” possiamo leggere:
“Il conflitto in Ucraina prende ogni giorno una piega sempre più preoccupante, la minaccia nucleare è ormai reale, mentre la propaganda di guerra parla di conquiste e arretramenti di eserciti come si trattasse di un gioco e la crisi economica si abbatte sulle fasce più deboli, le industrie e i commercianti d’armi fanno affari.”
“Non vogliamo vincere la guerra vogliamo la pace subito ” questo lo slogan della manifestazione e dei vari comitati e associazioni presenti in piazza.
Lungo le strade di Firenze c’era gente di tutte l’età, ragazzi e ragazze sorridenti nonostante tutto, con tanta speranza nel cuore ed una volontà ferrea nel perseguire il proprio obiettivo. Tutti a sorreggere la bandiera della pace con i colori dell’arcobaleno.
“In risposta all’aggressione di Putin all’Ucraina, l’Europa ha risposto come indicato da Nato e Usa, con l’invio di armamenti che ci mette direttamente nel ruolo di paese in guerra.”
Purtroppo fino ad oggi non si intravede l’inizio di nessuna azione diplomatica, gli appelli per il cessate il fuoco e per l’avvio di una conferenza internazionale di pace lasciano il tempo che trovano, gli ucraini dovranno affrontare il freddo e la fame, la sofferenza e la morte.
Nadia Skochypets residente a Figline da molti anni, nata in Ucraina, era presente alla manifestazione. Dall’inizio della guerra è impegnata nell’aiutare il suo popolo inviando viveri e medicinali a persone e animali abbandonati e feriti nelle città più colpite. Accoglie bambini e mamme fuggiti dai bombardamenti nella sua casa e oggi durante l’intervista in piazza Sant’Ambrogio ha dichiarato:
“Non ho paura di morire tremo per la mia popolazione ma lotto per la verità. Putin deve andarsene dall’Ucraina ed essere processato per quello che ha fatto. “
Come non dare ragione alla grande Nadia? Il suo desiderio è quello di tutte le persone che ragionano, è quello che tutti desideriamo: la fine immediata della guerra. Putin è un dittatore sanguinario che non si sta facendo scrupoli nemmeno per i suoi soldati russi deceduti durante questi mesi atroci, uomini che continueranno a morire se non fermiamo questo scempio.