Una corsa lunga 106 edizioni vinta da un giovane promettente, il ventenne veronese Edoardo Zamperini della formazione trevigiana Zalf Fior. Passato e presente si fondono in una classica di grande prestigio come il Giro del Casentino, la seconda gara più antica d’Italia per quelli che una volta venivano definiti dilettanti e ora Elite e Under 23. Un albo d’oro straripante con Gino Bartali (1934), Fausto Coppi (1939) e Gastone Nencini (1953).
Ricorrevano giusto 70 anni dal successo di Nencini e tra gli ospiti d’onore la figlia Elisabetta che è stata premiata all’arrivo di Corsalone, località da cui è anche partita l’ultracentenaria sfida. Ma i motivi d’interesse non si esauriscono certo qui, visto che al secondo posto è giunto l’ucraino Tsarenko, tesserato con la fiorentina Hopplà Petroli e settimo il russo Smirnov che corre con il team spagnolo Baix Ebre. Gli atleti russi spesso sono esclusi da tante manifestazioni a causa dell’invasione in Ucraina ma in Casentino hanno potuto gareggiare. A volte lo sport può offrire un momento di pace.
Stavolta al contrario della tradizione mancava una salita lunga ma la doppia ascesa iniziale a Sarna ha prodotto selezione, unitamente al caldo. Al via della classica ben organizzata dall’Uc Aretina con Severi e Abetoni in prima fila e la preziosissima collaborazione del comune di Chiusi della Verna guidato da Tellini, ben 177 Elite e Under 23 con due formazioni straniere, la Baix Ebre spagnola con corridori russi e la Zappi britannica. Al secondo passaggio da Sarna, Tsarenko e De Felice al comando, poi su di loro piombavano Zamperini, Innocenti, Iacomoni.
Il drappello di testa guadagnava rapidamente terreno verso Arezzo, passaggio dal Duomo, dal centro e dal muro di Stoppe d’Arca, poi soltanto Garibbo e l’inglese Granger riuscivano a rientrare con una splendida rincorsa. Lotta a sette e nell’ultimo giro in Casentino e la decisione con l’attacco vincente di Zamperini che coglieva il terzo successo stagionale dopo il Giro della Bolghera a Trento e Vittorio Veneto. Curiosità: Zamperini vincitore delle due gare più antiche, quella di Trento e il Casentino. A 4″ l’ottimo ucraino Tsarenko, poi Iacomoni (terzo come nel 2021) regolava Granger e Garibbo.
Ordine d’arrivo
1) Edoardo Zamperini (Zalf Euromobil Fior) in 4h7’45” media 39.960
2) Kyrilo Tsarenko (Hopplà Petroli Firenze-Ucraina) 4″
3) Federico Iacomoni (Sias Rime Carnovali) 8″
4) Benjamin Granger (Mg K Vis Gran Bretagna)
5) Nicolò Garibbo (Gragnano)
6) Innocenti (InemiliaRomagna) 10″
7) Smirnov (Baix Ebre Rus) 1’20”
8) Hoeks (Maltinti Olanda)
9) Oioli (Q36)
10) Magli (Mastromarco).