“Mamma segreta”, il progetto toscano per i parti in anonimato e il sostegno a madri e nascituri, compie ventiquattro anni e si ripropone nel 2023 con alcune novità. La giunta regionale ha aggiornato infatti di recente le linee di indirizzo del percorso rivolto a tutte le donne che abbiano manifestato incertezza rispetto al riconoscimento del proprio bambino o la volontà di non procedere al riconoscimento. Ed ha avviato una campagna di sensibilizzazione ed ascolto dal titolo “Non abbandonarlo, parla con noi” i cui materiali informativi sono disponibili in una apposita pagina web dedicata del sito regionale.
Anche la Asl Tse ha elaborato una rinnovata procedura sulla base delle indicazioni regionali. “La donna che vive l’esperienza della gravidanza in condizione di forte disagio -commenta il direttore del dipartimento materno infantile Asl Tse Flavio Civitelli – deve poter scegliere consapevolmente il proprio futuro e quello del nascituro e deve essere adeguatamente sostenuta e protetta, sia che voglia sviluppare le proprie competenze genitoriali, sia che voglia avvalersi della possibilità di non riconoscere il bambino. La scelta di non riconoscimento del figlio alla nascita rappresenta un fenomeno che richiede un percorso organizzativo assistenziale solido e condiviso. Per questo come azienda, sulla base delle rinnovate linee guida regionali, abbiamo aggiornato e rafforzato la procedura esistente per individuare azioni di prevenzione e di tutela a carattere aziendale che permettano alla donna di conoscere ed affrontare con consapevolezza il percorso prescelto“.
“Nella rinnovata procedura – spiega la dott.ssa Patrizia Petruccioli UO Direzione Ostetrica Aziendale – viene sottolineata l’importanza dei criteri che sono alla base dell’accoglimento e presa in cura della donna che sceglie il percorso mamma segreta, come la formazione degli operatori, l’informazione e la sensibilizzazione delle donne verso questa possibilità, la tutela della scelta di anonimato, l’accompagnamento della donna e del neonato, sono state delineate tre fasi operative:
– Primo contatto
– Sostegno alla gravidanza e dopo il parto
– Reinserimento sociale
Per quanto riguarda la provincia di Arezzo inoltre esiste una apposita cartella informatizzata che permette di anonimizzare tutti i dati della donna e, se c’è un ripensamento, di rimettere successivamente in chiaro tutte le informazioni.
Il neonato viene accolto nella neonatologia del Punto Nascita che ne è responsabile fino al momento dell’individuazione della coppia affidataria/adottiva, entro 10 giorni dalla nascita per consentire l’effettuazione della denuncia di nascita entro i termini di legge”
Dati relativi ai parti in anonimato in Asl Tse negli ultimi 6 anni:
2017 – 2
2018 – 6
2019 – 10
2020 – 2
2021 – 0
2022 – 2