“Per la tipologia di tumore al cuore che ha colpito Flavio Briatore non esiste una prevenzione, si tratta di patologie assolutamente imprevedibili. Né esiste uno screening che debba essere fatto. Non c’è alcun modo per prevenire tale tipologia di cancro, anche perchè non si conoscono le cause con cui il tumore si sviluppa. Ovviamente, come accade in tanti altri casi di patologie neoplastiche, non c’è la possibilità di fare una adeguata prevenzione“. Lo spiega all’agenzia Dire il presidente della Società Italiana di Cardiologia (Sic), Pasquale Perrone Filardi, commentando la notizia dell’operazione a cui si è sottoposto Flavio Briatore per rimuovere un tumore cardiaco benigno.
Impossibile inoltre, definire una fascia di popolazione che può essere soggetta al tumore del cuore. “Può colpire tutte le fasce di età- sottolinea- da quelle più giovani, anche 30-40 anni, a quelle più adulte. Non esiste una specificazione per età, questo tumore non è collegato all’età e colpisce indistintamente maschi e femmine“.
La cura è una sola. “È l’asportazione chirurgica del tumore e l’osservazione, perché la neoplasia può recidivare. Noi, comunque, non conosciamo la diagnosi. Presumo si tratti di un mixoma atriale, il tumore più frequente a livello cardiaco, un tumore primitivo del cuore che ha assolutamente una natura benigna e che normalmente si localizza nell’atrio sinistro“.
TUMORE BENIGNO AL CUORE, SINTOMI E CURE
Un tumore che non può diventare maligno ma che può diventare pericoloso e che va, dunque, assolutamente rimosso, “perché- tiene a precisare l’esperto- può provocare delle embolie, possono dunque staccarsi degli emboli che possono poi andare nella circolazione arteriosa, quindi ad esempio raggiungere il cervello e provocare un ictus o portarsi verso altri distretti come gli arti inferiori. Può poi diventare fonte di sincopi, ovvero di perdite di coscienza, quindi con effetti potenzialmente letali, o di scompenso cardiaco”.
Ma come ci si accorge di questo cancro? “I disturbi possono essere molto diversificati. Normalmente sono le palpitazioni ma si può avvertire anche sensazione di stanchezza, dolori toracici, sensazione di svenimento o di grande affaticamento”.
GLI ESAMI DA FARE
Il presidente della Sic si sofferma infine sugli accertamenti da fare per scoprire questa tipologia di tumore. “L’esame iniziale che fa fare la diagnosi è l’ecocardiogramma transtoracico, poi può essere utilizzata la Tac cardiaca”.
“Quando si hanno questi disturbi, che possono essere molto aspecifici e generici- conclude- è sempre opportuno rivolgersi allo specialista, ovvero al cardiologo, perché con un semplice elettrocardiogramma si possono fare diagnosi importanti“.
Fonte
Agenzia DIRE
www.dire.it