di Stefano Pezzola
“Gli ucraini vogliono la vittoria militare sul campo e vogliono la sconfitta russa, noi vogliamo la stessa cosa. Non importa quanto ci vorrà, vogliamo questo e lo vogliono anche loro. E perché lo vogliamo? Perché i russi stanno deportando bambini, stanno cercando di affamare e far morire di freddo i nostri fratelli e le nostre sorelle ucraine. Perché siamo consapevoli che forse con una Russia che perde sul campo di battaglia ci sarà una Russia senza più Putin al comando. E forse un nemico in meno in futuro. Noi vogliamo un’Europa che sta dalla parte della libertà e combatte per la cultura occidentale, combatte per il nostro modello istituzionale, la democrazia. L’Ucraina è dalla nostra parte e quindi va difesa e sostenuta ad ogni costo. La Russia non lo è e quindi se necessario va distrutta. Per il popolo ucraino oggi, per il mondo intero domani. Chi non prenderà questa posizione sarà giudicato severamente dalla storia. Esattamente come chi non sostiene i giovani iraniani, esattamente come chi mostra qualsiasi vicinanza con la Cina. Concludo ringraziando il popolo ucraino. State liberando il vostro paese, ma state anche contribuendo a liberare il mondo“.
Queste le parole di un giovane alla “manifestazione per la pace” a Milano.
Il video è senza dubbio il miglior riassunto delle conseguenze della propaganda del pensiero unico del XXI secolo.