di Stefano Pezzola
Virginie de Araujo-Recchia, avvocato dell’Ordine degli Avvocati di Parigi, è stata arrestata questa ieri mattina presso la sua abitazione davanti ai suoi figli e presa in custodia dalla polizia francese.
Ad oggi non si conoscono i reati per i quali sarebbe accusata.
All’inizio dell’anno in collaborazione con il collega Jean-Pierre Joseph e altri due avvocati, ha presentato una denuncia al decano dei giudici istruttori per conto delle associazioni BonSens.org, contro i parlamentari che hanno convalidato la legge del 5 agosto sulla gestione della crisi sanitaria.
Questa legge aveva lo scopo di costringere milioni di professionisti a sottoporsi a terapia genica sperimentale o rischiare di perdere il lavoro.
Le associazioni denuncianti sono state informate che i parlamentari della commissione mista mista (CMP) hanno concluso un accordo al di fuori del quadro del CMP a beneficio degli interessi privati in cambio del loro voto per un disegno di legge che viola la Costituzione francese, il diritto internazionale e i regolamenti delle due Camere che i parlamentari sono tenuti a rispettare.
Virginie de Araujo-Recchia fa parte del collettivo di avvocati del “Grand Jury” istituito da Reiner Fuellmich.
In Francia e all’estero, la notizia ha suscitato emozione, indignazione e molte domande.