Valutiamo positivamente l’esito dell’Assemblea di questa mattina dei soci di Nuove Acque. L’intesa raggiunta tra centro destra e centro sinistra parte dalla proposta del centro destra di una figura dal valido profilo tecnico professionale come il dott. Polci indicato per il ruolo di presidente e conferma la qualità del lavoro svolto dal Consiglio d’amministrazione in scadenza guidato dal Presidente Paolo Nannini. Testimonia la possibilità e il valore di una modalità di gestione politica unitaria delle aziende che erogano servizi pubblici essenziali come Nuove Acque.
La logica è che la buona gestione di un’azienda non serve né all’uno né all’altro schieramento ma ai cittadini e all’intero sistema locale. Da qui nasce la conferma, nel ruolo di vice Presidente, di Nannini. In questi anni, l’azienda si è confermata vicina ai cittadini con alcuni elementi essenziali. In primo luogo la capillarità del servizio: 7 captazioni superficiali, 580 sorgenti, 305 pozzi, 64 impianti di potabilizzazione e 75 di depurazione, oltre 300mila persone servite.
Il servizio idrico è garantito anche nei comuni più piccoli e isolati, le tecnologie sono di eccellenza, le perdite sono talmente minime da rendere Nuove Acque un’eccellenza nazionale. In tempi di crisi energetica, l’azienda consuma il 17% in meno di energia di quanto consumava all’inizio della sua attività nonostante 70 impianti in più tra depuratori e potabilizzatori. La qualità si desume anche dai 32 milioni di euro che arriveranno dal PNRR per nuove condotte, sostituzione tubi, depurazione controllo delle perdite e rinnovabili che vanno ad aggiungersi ai 20 milioni di investimenti medi degli anni compresi tra il 2021 e il 2024. Tutto questo con aumenti della tariffa inferiori all’1% annuo.
Auguri di buon lavoro al nuovo consiglio e al suo presidente e vice presidente.