Sindaci e organizzazione di cittadini “Salviamo l’Ospedale e i servizi del territorio” insieme per un’azione congiunta verso la Regione Toscana e la ASL sulle carenze di personale all’ospedale di Bibbiena e per riavviare la procedura per la sottoscrizione di nuovi patti territoriali per la sanità locale.
La scorsa settimana infatti la Conferenza zonale dei sindaci del Casentino e i rappresentanti dell’organizzazione “Salviamo l’ospedale”, si sono ritrovati in una riunione per un confronto e per decidere come muoversi in merito alla situazione sulla mancanza di personale sanitaria che perdura ormai da tempo nell’ospedale di vallata.
Il Sindaco di Bibbiena e Presidente della Conferenza zonale dei sindaci Filippo Vagnoli commenta: “Il tempo è scaduto. Il nostro ospedale ha assoluto bisogno di risposte certe e soprattutto rapide per risolvere il problema della mancanza di personale. Si parla di almeno un medico presso l’area di medicina interna, mentre presso il pronto soccorso, mancano cinque medici. Questa situazione è al limite della sostenibilità poiché costringe l’organizzazione a trovare soluzioni di fortuna che, purtroppo, rischiano di non riuscire a dare risposte adeguate costringendo parimenti il personale interno a turnazioni difficili. Sappiamo che anche altri ospedali vivono la stessa situazione ma questa non può essere la risposta al problema del Casentino. Noi sindaci insieme a Salviamo L’ospedale e i servizi del territorio, abbiamo quindi deciso che scriveremo urgentemente alla Regione Toscana per chiedere anche la riattivazione del percorso per una nuova sottoscrizione di nuovi patti territoriali per la sanità”.
Il primo cittadino di Bibbiena nonché Presidente della Conferenza dei sindaci zonale della sanità torna su un problema che lui stesso, i colleghi sindaci e i cittadini riuniti nell’organizzazione, avevano sollevato in più di una occasione all’intero dei contesti istituzionali e fuori attraverso appelli che si sono fatti più numerosi negli ultimi tempi.
Vagnoli conclude dicendo: “Il Casentino è una valle interna della Toscana che ha necessità di poter contare su un servizio ospedaliero efficiente e di un’organizzazione di emergenza-urgenza altrettanto funzionante sia per le caratteristiche geografiche sia perché in alcuni periodi dell’anno, più attrattivi per i turisti provenienti ormai da tutto il mondo, raddoppia i suoi residenti. Non possiamo per questo permetterci di funzionare a scartamento ridotto quando si parla di emergenza-urgenza e di servizi essenziali. Il perdurare di una situazione di incertezza rischia di piegare la resistenza del personale interno e ovviamente di creare anche disagi alla popolazione. Chiediamo alla Regione Toscana di accelerare ogni iniziativa che ci consenta di dare alla nostra vallata e ai suoi cittadini ciò che meritano in termini di adeguatezza dei servizi sanitari. L’incontro con l’organizzazione composta da cittadini che da anni lavorano e si impegnano al nostro fianco per avere risposte certe sulla sanità, è stato molto proficuo. Abbiamo concordato di andare avanti in maniera ordinata ma con determinazione e senza fare sconti vista la situazione di perdurante incertezza che riguarda la mancanza di personale sanitario essenziale”.