Firenze, 24 novembre 2021 – Anche i territori e le tradizioni di Pratovecchio Stia (AR), protagoniste della prima edizione del Festival Internazionale delle espressioni culturali del mondo “The World in Florence”, ideato dal Movimento Life Beyond Tourism – Travel to Dialogue per dare la possibilità al pubblico di visitare virtualmente il mondo attraverso gli occhi dei locals.
L’evento si terrà a Firenze sotto l’Alto Patronato del Parlamento Europeo dal 25 al 28 novembre, nella Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi (ingresso da via Cavour). Una manifestazione che chiamerà a raccolta oltre 45 territori del mondo (in rappresentanza di Azerbaijan, Camerun, Cina, Georgia, Giappone, India, Italia, Kosovo, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Slovacchia), impegnati in un esercizio di narrazione dei territori in cui sono coinvolti studenti (sia universitari che di istituti di istruzione superiore), pubbliche amministrazioni, enti di promozione del territorio, musei e fondazioni (per gli orari si rimanda al sito www.lifebeyondtourism.org).
Tra i tanti territori del mondo che “si presenteranno” al pubblico c’è anche il Comune di Pratovecchio Stia (AR). Un viaggio virtuale, possibile grazie a una speciale mostra interattiva, in una terra che conserva importanti vestigia del suo passato medievale. Sarà così possibile scoprire tanti dettagli del Comune che abbraccia il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, in prossimità delle sorgenti del fiume Arno.
Un angolo di Toscana ricco di storia, cultura e natura situato nell’alto Casentino, disseminato di castelli, pievi romaniche, terrecotte robbiane, luoghi danteschi e piccoli borghi circondati da boschi secolari di abeti e faggi. Ma anche una meta apprezzata dagli appassionati, oltre che di buon cibo, di archeologia industriale, grazie allo storico lanificio di Stia, oggi sede del Museo dell’Arte della Lana, centro di diffusione della cultura della lavorazione della lana ed in particolare del Panno Casentino.
The World in Florence è un festival internazionale e interculturale che vuole consentire a tutti i partecipanti di viaggiare nel mondo grazie ai racconti e alle immagini che i residenti dei vari luoghi del mondo propongono. Tre le sezioni previste. La prima è la mostra interattiva, con i pannelli dotati di tecnologia NFC che consente l’interazione con i visitatori alla scoperta di curiosità e approfondimenti dei luoghi della mostra nel mondo. In programma anche quattro Keynote lecture dedicate alle prospettive post-covid: modello di sviluppo socio-economico; conservazione delle identità culturali; uso sostenibile delle risorse; turismo relazionale. Infine, la realizzazione di un catalogo internazionale online, che raccoglierà la presentazione dei lavori di Storytelling culturale e i pannelli della mostra.
Si tratta della prima di cinque edizioni che puntano a favorire l’interpretazione e la comunicazione delle espressioni culturali dei luoghi e a promuovere la consapevolezza culturale delle comunità locali. E soprattutto valorizzare l’attrattività internazionale dei territori trasformando il turismo in ospitalità per l’inclusione, la solidarietà e il dialogo interculturale. Grazie all’iniziativa, Firenze diventerà capofila di un progetto di marketing territoriale sui viaggi.
«La città di Firenze, con la sua storia e la sua eredità umanistica, diventa così luogo ideale dove le giovani generazioni di studenti interessati a viaggio e patrimonio, amministrazioni locali e ONG possono condividere e offrire una visione autentica e interiorizzata del proprio luogo di nascita, fatta di poster fotografici, video e informazioni extra di realtà aumentata fruibili grazie alla tecnologia NFC – spiega Carlotta Del Bianco –.Tutto questo si traduce in un contributo concreto per la ripresa economica dei territori che potranno così presentarsi in modo non canonico e divenire quindi meta di viaggiatori consapevoli, in grado di apprezzare i prodotti a km0 che i vari luoghi propongono e i pezzi unici dell’artigianato artistico, che visitano i piccoli musei e possono diventare stimolo per altri viaggiatori. Superando così il concetto del turista “mordi e fuggi” e divenendo sempre più residenti temporanei con un conseguente auspicato aumento di soggiorno medio».