to finale in Senato al Ddl premierato si terrà, con molte probabilità il 18 giugno, con i tempi contingentati in 30 ore. Lo ha stabilito la Conferenza dei Capigruppo.
PD-M5S-AVS: “NO ACCORDO, CONTINGENTAMENTO FORZATURA GRAVE”
Nessun accordo tra maggioranza e opposizione sui tempi di approvazione del ddl Premierato a Palazzo Madama. Lo hanno ribadito i tre capigruppo di Pd, M5s e Avs, rispettivamente Francesco Boccia, Stefano Patuanelli e Giuseppe De Cristofaro, uscendo dalla Conferenza dei Capigruppo dove è stato stabilito il contingentamento a 30 ore per il voto finale con probabile data il 18 giugno.
“Non ci può essere nessun accordo– ha detto Boccia- Contestiamo lo scambio politico emerso anche oggi tra Lega e Fdi, avendo rinviato l’autonomia a Montecitorio al mese di giugno. Sulla Costituzione si sta giocando una partita politica tra Meloni e Salvini. Andremo avanti con la nostra opposizione molto dura in parlamento e nel Paese”.
“Contingentare in 30 ore la discussione su un provvedimento che stravolge la nostra Costituzione credo sia una forzatura sbagliata- ha aggiunto Patuanelli- Siamo comunque concordi nel dare atto a La Russa di aver provato a evitarla ma non è stato possibile”.
“Credo che su un provvedimento come questo fare ostruzionismo non sia un diritto- ha concluso De Cristofaro- ma un dovere”.
Fonte
Agenzia DIRE
www.dire.it