Nota del consigliere comunale Roberto Bardelli
“Conosciamo bene le carenze della sanità pubblica aretina, ma con il passare del tempo la situazione sembra peggiorare. Andiamo con ordine: Pronto Soccorso del San Donato, ancora a corto di personale di qualsiasi ordine e grado, e decisamente messo sotto pressione ad ogni minuscolo problema.
E non si vede ancora la possibilità di risolvere la situazione. Medicina Nucleare, declassata a suo tempo da unità complessa a unità semplice, si ritrova con un nuovo strumento PET di eccellenza ma con soli due medici a disposizione, quando invece dovrebbero essere almeno cinque.
Senologia, che ancora si trova priva della fondamentale presenza di un altro medico. Ci dicono che il partirà il primo dicembre. Appunto, parte, ma quanto tempo dobbiamo ancora aspettare? Hospice per i malati terminali, ancora dopo 18 mesi non esiste un progetto operativo: sembra che qualcosa si stia muovendo, speriamo in qualcosa di concreto in tempi brevi.
E poi, la nota dolente. Sembra che il buco della sanità toscana sia di oltre 550 milioni di euro, cifra che comporta un serio rischio di commissariamento. Una situazione disastrosa e sempre più pesante che sono certo significherà tagli drastici e impoverimento della nostra sanità; e sono altrettanto sicuro quindi che le belle e rassicuranti parole che tutte le volte la dirigenza della ASL aretina ci propina quando deve difendersi dai nostri richiami o chiarimenti rimarranno solo parole. E come al solito a rimetterci pesantemente sarà sempre il cittadino”.