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Stefano Scoglio e Andrea Colombini ospiti del No Paura Day Arezzo

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Sabato 5 marzo 2022 dalle ore 16.00 torna il NO PAURA DAY ad Arezzo, in piazza della Repubblica di fronte alla stazione ferroviaria.

E’ importante contribuire al dibattito collettivo, poiché le diversità di opinioni sono un grande dono.

Oggi essere resilienti non significa soltanto opporsi alle pressioni dell’ambiente, ma implica una dinamica positiva, una capacità di andare avanti, nonostante le crisi, per permetta la costruzione, anzi la ricostruzione, di un percorso di vita.

La resilienza infatti è quella forza interiore che un tempo veniva chiamata forza del cuore, una forza sempre in cammino.

C’è bisogno di mettere a nudo tutte le variabili di questa grande capacità che ognuno di noi ha dentro di sé, ma che soltanto in pochi sanno liberare.

Oggi come non mai, dove molto sembra perduto, non possiamo non affrontare con coraggio e consapevolezza le avversità che la vita ci pone davanti. seppur ci vengano incontro come ostacoli insuperabili.

E’ giunto il tempo di porci domande sulla vera grandezza della ricerca scientifica e allo stesso tempo sulla sua fragilità ed i limiti dimostrati negli ultimi due anni, che ne hanno ridimensionato anche la grande tentazione, quella di poter spiegare e risolvere ogni problema.

Occorre tener conto della pienezza della persona umana perché – mai come oggi – la scienza non basta più.

Insomma, se si crede veramente alle persone, la scienza è necessaria, ma non basta.

E in questo periodo credo lo si sia compreso pienamente.

La stanchezza provocata dalla due anni di psicopandemia è su tutti noi.

Più che affrontare questa malattia spesso raccontataci fuori controllo, siamo costretti a combattere contro nuove restrizioni ed un senso di impotenza sul futuro.

La speranza però è dietro l’angolo.

Dobbiamo rinnovare i nostri sforzi per far fronte alla situazione, rimanere presenti, guardare al futuro, restare connessi e aumentare la nostra capacità di essere resilienti.

Connessione al presente con forza mentale ed emotiva che significa innanzitutto porsi domande, sempre.

Resilienza non significa infatti accomodamento alle mode, tutt’altro.

In pochi mesi siamo stati privati di diritti inalienabili, calpestando la Costituzione, disinteressandosi delle Direttive Europee e violentando la giurisprudenza. 

Il No Paura Day Arezzo è arrivato al tredicesimo appuntamento ed il numero di partecipanti è andata aumentando di volta in volta, a conferma che molte persone stanno iniziando a porsi domande.

Durante gli incontri aperti a tutti gli organizzatori hanno un unico nobile obbiettivo.

Raccontare l’altra faccia della pandemia – un diverso punto di vista – coinvolgendo medici, infermieri, avvocati e professionisti.

Due ospiti molto speciali saranno presenti a questo nuovo incontro.

Si tratta del dr. Stefano Scoglio e di Andrea Colombini.

Stefano Scoglio è ricercatore scientifico, filosofo, giurista, politologo, omeopata e microbiologo.
Un uomo rinascimentale, insomma, che ritiene che la conoscenza sia una e che la vera Conoscenza è solo dell’Uno.
Candidato al Nobel per la medicina nel 2018, autorevole scrittore a livello internazionale, ha messo da sempre seriamente in dubbio il reale isolamento del Sars CoV2, meglio conosciuto come coronavirus, responsabile dell’attuale pandemia.

Andrea Colombini è nato a Lucca nel 1968, è diplomato ragioniere ed ha studiato all’Università di Pisa ed all’Università di Cambridge (UK – Trinity College), dove ha ottenuto l’abilitazione all’insegnamento della lingua inglese per stranieri.

Ha studiato privatamente pianoforte, canto, composizione, contrappunto e percussioni, iniziando a dirigere nel 1994 ed eseguendo sin da allora più di 400 concerti alla testa d orchestre di valore nazionale ed internazionale tra cui l’Orchestra Sinfonica di Sofia, L’Orchestra Filarmonica di Sofia, la Mozart Chamber Orchestra of London, l’Orchestra Filarmonica Nazionale Italiana, l’Orchestra Sinfonica Città di Grosseto, l’Orchestra OIDA di Arezzo e l’Orchestra Filarmonica di Lucca, che egli ha creato e di cui è direttore artistico e direttore principale sin dal 2011.

 

Due “teste pensanti” a far da contraltare alle decine di “teste parlanti” assolute protagoniste da oltre 24 mesi di giornali e televisioni.

 

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