di Stefano Pezzola
Per la serie quella strana idea di Democrazia e di Libertà del Partito Democratico invito a riguardare con attenzione la foto di copertina.
In fondo quello che ha fatto il PD negli ultimi tre anni nell’ambito della negazione delle libertà civili e dei diritti costituzionalmente sanciti, è ormai inconfutabile e sotto gli occhi di tutti.
Si può scegliere tra l’articolo 21 e l’articolo 32 della Costituzione?
Ha senso farlo?
La risposta è scontata (non certo per il PD): non si può e non ha senso.
Il discorso è tanto più valido per un tema delicato come le vaccinazioni finito in prima pagina soltanto come oggetto di scontro politico: si mescolano libertà di manifestazione del pensiero, tutela della salute, diritto all’istruzione, pluralismo informativo, correttezza e completezza dell’informazione in ambito sanitario e persino stoccate sul transfughismo (leggasi: cambio di casacca) parlamentare.
Leggere Enrico Letta condannare il governo Meloni per l’art. 434bis di riforma del Codice Penale che limiterebbe a suo la libertà dei cittadini, fa semplicemente sorridere amaramente.
Probabilmente Enrico Letta dimentica l’obbligo vaccinale per sanitari ed insegnanti, il green pass, il lockdown, gli idranti sui manifestanti inermi al Porto di Trieste, le sospensioni dal lavoro senza riconoscimento neppure dell’assegno alimentare, le chiusure delle attività commerciali, le mascherine, i guanti, l’amuchina, la DAD.
Dimentica l’assenza totale di un confronto e di un dibattito nel nome di una scienza dogmatica al servizio esclusivo di Big Pharma.
Dimentica quel bambino che all’interno di un supermercato poteva soltanto guardare da lontano i giochi ed i quaderni per la scuola perché quel settore era OFF LIMITS.
Sia gentile segretario Letta, le libertà dei cittadini sono state messe in discussione principalmente da Lei e dal Partito da Lei guidato.