AREZZO – Una giornata interamente dedicata ai donatori di sangue dell’Avis Comunale di Arezzo. Domenica 13 ottobre è in programma la tradizionale “Festa del Donatore” che tornerà a proporre un’occasione in cui riunire, ringraziare e premiare tutti i cittadini che, negli ultimi anni, hanno contribuito alle attività dell’associazione in sostegno e in risposta ai bisogni sanitari del territorio. I donatori di sangue, plasma e multicomponent per l’Avis Comunale di Arezzo sono stati 1.864 solo nel 2023, con una crescita di 222 persone rispetto al 2022, dunque la volontà è di proporre un comune momento di ritrovo per andare a valorizzare il loro gesto caratterizzato da generosità, umanità e attenzione al prossimo.
La festa prenderà il via alle 11.00 con la Santa Messa in Pieve celebrata da don Alvaro Bardelli e proseguirà poi con il pranzo sociale presso il ristorante La Doccia in località Rondine che sarà aperto dai saluti del presidente Antonio Guida in cui verranno ricordati i traguardi raggiunti e la sempre maggior sensibilità di uomini e donne di diverse età verso la donazione. Un motivo di particolare soddisfazione, in quest’ottica, è rappresentato dall’incremento dei giovani che ha permesso ad Arezzo di risultare tra le prime città della Toscana per aumento tra gli Under25, con una maggioranza riscontrata soprattutto tra le ragazze. Il segno “più” è stato registrato anche dal numero complessivo di donazioni: l’Avis è infatti salita dalle 3.072 del 2022 alle 3.295 del 2023, andando a contribuire alle necessità di salute di circa 9.800 persone.
Tra i momenti più attesi della giornata rientrerà la premiazione di quattrocentonovanta cittadini per la loro fedeltà all’Avis o per il loro numero di donazioni, con diversi gradi di benemerenza che spaziano dalla spilla di rame alla spilla d’oro con diamante. Per partecipare al pranzo è obbligatoria la prenotazione entro sabato 5 ottobre contattando il numero 349/67.61.845 o scrivendo a festasocialeavisarezzo@gmail.com. «La “Festa del Donatore” è sempre stato un appuntamento atteso e partecipato dai soci dell’Avis e dalle loro famiglie – spiega il presidente Guida. – Questa giornata si è ripetuta ogni anno fino al 2019, poi ha conosciuto una lunga pausa a causa dell’emergenza sanitaria: l’intenzione è ora di reintrodurla stabilmente perché riteniamo doveroso promuovere un momento comune in cui stare insieme, valorizzare l’impegno al servizio del prossimo e condividere i risultati raggiunti grazie alla generosità dei nostri donatori e dei nostri volontari».