BIBBIENA. Auser ha predisposto alcuni percorsi atti ad incentivare la salute e il benessere della terza età.
Le attività di Auser hanno incontrato il benestare del Comune di Bibbiena che già da tempo si impegna in questa direzione.
“Una nuova rete” è il titolo di un progetto che parte dal Ministero del lavoro con un bando poi intercettato dalla Regione Toscana che ha scelto due territori di Arezzo e Siena, tra cui il Casentino.
Nel contesto di questo nuovo progetto, sostenuto con il patrocinio dal Comune di Bibbiena, lo scorso venerdì il Museo Archeologico del Casentino ha ospitato 20 persone inserite in uno dei percorsi di attività per il benessere e la mobilità dell’Auser.
Il Sindaco Filippo Vagnoli e l’Assessore al Sociale Francesco Frenos hanno accolto con un saluto questo gruppo guidato dai responsabili Auser del Casentino.
Il Sindaco commenta: “Percepire l’entusiasmo di queste persone oggi fa bene a tutti. La pandemia ha colpito duramente alcune categorie più di altri in particolare anziani, bambini e adolescenti. Siamo felici di poter constatare che le associazioni come Auser si sono mosse nella direzione di un ripristino delle attività di socializzazione, base per il benessere e la salute”.
L’Assessore Francesco Frenos: “Questa visita apre le porte ad altre collaborazioni che l’amministrazione attiverà con Auser Casentino, un’associazione molto attiva e capace di organizzare in maniera coordinata varie attività per la terza età. Come amministrazione, già dalla prossima Estate, ripartiremo i bandi per i soggiorni marini.
Ritengo che il benessere della terza età rappresenti un punto fondamentale del nostro percorso come comunità. Uno dei fenomeni sociali più diffuso negli ultimi anni è l’invecchiamento della popolazione. L’Italia, decennio dopo decennio, sta diventando un paese ultra ottuagenario. Questo ci deve portare a fare una riflessione importante sulla qualità della vita di queste persone che sono sempre più numerose anche nella nostra vallata”.
La visita al Museo Archeologico del Casentino è inserita in una serie di percorsi culturali che hanno toccato varie realtà della vallata e coinvolto complessivamente circa 500 persone.