venerdì, Novembre 22, 2024

Vincenzo Carrozza, il medico di guerra contro il ritorno degli stregoni

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di Stefano Pezzola

Reintegro dei medici No vax, si dimette per protesta il chirurgo Vincenzo Carrozza: atto scellerato, così tornano gli stregoni” così titola il quotidiano Il Messaggero.
Fonte:
https://www.ilmessaggero.it/salute/storie/vincenzo_carrozza_no_vax_chirurgo_dimissioni-7032190.html
La medicina è una cosa seria. Non una barzelletta” così ha tuonato il medico chirurgo calabrese da tempo residente in Piemonte.
Preme evidenziare innanzitutto che il dottor Vincenzo Carrozza – dipendente dell’ospedale di Savigliano e in aspettativa da cinque anni – attualmente è in servizio presso la base Nato di Pristina in Kosovo.
Non è quindi in servizio a Savigliano da cinque anni, dopo una parentesi di due mesi da aprile a maggio 2020 nel periodo del Covid, ma è ancora formalmente un dipendente dell’Asl CN1 e medico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), da cui ha annunciato di volersi dimettere.
In qualità di medico chirurgo non posso accettare che la mia professione, e la salute di tantissimi pazienti, sia messa in mano a cinquemila potenziali untori” ha scritto nella lettera inviata al Ministro della Sanità il chirurgo che manca da Savigliano dal 2017, anno in cui ha chiesto aspettativa per iniziare il suo percorso di chirurgo di guerra.
Su quale evidenza scientifica fonda questa sua affermazione non è dato saperlo.
Non c’è mai stato posto per atti di pirateria medica, di pressappochismo, di pozioni magiche per curare i nostri pazienti” aggiunge nella lettera.
Sessanta anni, medico e scrittore, Vincenzo Carrozza è stato uno dei chirurghi della missione Onu in Mali, dopo una lunga permanenza in forza alla Kfor, la missione Nato in Kosovo.
Originario di Locri, figlio di Pepè Carrozza, trenta anni fa ha scelto la professione di medico. Ha dato alle stampe diversi libri fra cui ‘A famigghia e “Polvere di stelle”, uscito Bookabook.
Ad aprile 2022 è rientrato dall’Ucraina dopo essere stato in Kosovo, Somalia, Mali, Nigeria, Niger e Afghanistan.
L’ultima missione era estremamente delicata, commissionata da un’agenzia privata della quale non può fare il nome per ragioni di sicurezza.
Il compito era recuperare un gruppo di sette contractor stranieri (mercenari) in terra ucraina.
Una missione dalla massima riservatezza.

Fonte:
https://www.ecodellalocride.it/news/locride-rc-a-tgcom24-la-storia-del-chirurgo-locrese-vincenzo-carrozza-che-salva-i-mercenari-in-ucraina-per-la-prima-volta-ho-gli-incubi/
Alla domande: “Lei agisce in un team definito fantasma, perché?” il medico militare Vincenzo Carrozza risponde che “vista la delicatezza dell’operazione ogni dettaglio viene spiegato quando si è già in volo verso la destinazione. Non puoi portare neppure il telefono. Ho conosciuto i miei colleghi a bordo, tutti volontari. Tra loro un anestesista inglese ha ironizzato sulla segretezza del nostro lavoro definendoci Ghost team. Del resto, della nostra presenza in Ucraina non doveva rimanere alcuna traccia”.

Fonte:
https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/a-tgcom24-il-chirurgo-italiano-che-salva-i-mercenari-in-ucraina-per-la-prima-volta-ho-gli-incubi_47706407-202202k.shtml
Sono un uomo e un medico al servizio dell’Occidente anche se a volte stenti a credere ciò che ti trovi di fronte: sembra di essere in un videogame” dichiara in occasione dell’intervista a TgCom24.
A questo punto mi chiedo se il dr. Carrozza intenda dimettersi da una Azienda Sanitaria con la quale non intrattiene rapporti lavorativi da oltre 5 anni (in aspettativa) oppure intenda, quale gesto dimostrativo, dimettersi e licenziarsi dall’attività ad oggi svolta di medico di guerra impegnato in missioni fantasma.

Spero, signor Ministro (Schillaci), che la tua carriera di medico prosegua nel più brillante dei modi, ma Tu, soprattutto Tu, hai minato gravemente la credibilità del nostro Sistema Sanitario Nazionale e della nostra categoria. Spero in un ravvedimento, nelle tue dimissioni immediate da ministro della Sanità per non renderti complice di questo atto inqualificabile e pericoloso”
tuona ancora il dr. Carrozza sul suo profilo facebook.

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