ROMA – Il primo ministro della Polonia Mateusz Morawiecki ha convocato un meeting di emergenza per far luce su possibili missili russi che nel tardo pomeriggio avrebbero raggiunto Przewodów, un villaggio polacco che dista meno di dieci chilometri dalla frontiera ucraina. Lo confermano giornalisti di Varsavia alla Dire, chiarendo che è attesa una conferenza stampa.
POSSIBILI VITTIME PER L’ATTACCO RUSSO IN POLONIA
L’attacco avrebbe causato almeno due vittime ma per ora sui media polacchi non ci sono conferme. Internauti sui social hanno citato un articolo del Trattato Nato, secondo cui un attacco a uno o più Stati membri costituisce un aggressione all’intera Alleanza e può quindi motivare una risposta armata diretta.
GLI USA: “NON ABBIAMO INFORMAZIONI SU PROVENIENZA MISSILI”
“Sappiamo che i media stanno riferendo che due presunti missili russi avrebbero sconfinato in Polonia uccidendo due persone. Posso dirvi che non abbiamo nessuna informazione al momento per sostenere queste notizie e siamo al lavoro per trovarne“. Lo ha detto alla stampa statunitense il portavoce del Pentagono, Patrick Ryder.
LA RUSSIA SMENTISCE: “PROVOCAZIONE DELIBERATA”
Nessun missile russo ha colpito la Polonia e le ricostruzioni di media e funzionari di Varsavia sono solo “una provocazione deliberata”: così il ministero della Difesa di Mosca in una nota. Secondo questa versione, “le dichiarazioni di media e funzionari polacchi rispetto alla presunta caduta di missili ‘russi’ nell’area di Przewodów sono una provocazione deliberata nel tentativo di produrre un’escalation“.
Nella nota del ministero della Difesa russo si legge ancora: “Le immagini dei rottami pubblicate dai media polacchi da Przewodów non hanno nulla a che vedere con armi russe”.
LETTA: “A FIANCO DEI POLACCHI”. CALENDA: “FOLLIA RUSSA CONTINUA”
“A fianco dei nostri amici polacchi in questo momento drammatico, carico di tensione e di paure. Quel che succede alla Polonia succede a noi”. Così Enrico Letta, su Twitter.
Il leader del Terzo Polo Carlo Calenda è più netto: “La follia russa generata dalle pesanti sconfitte continua. Siamo con la Polonia, con l’Ucraina e con la NATO. La Russia deve trovare davanti a sé un fronte compatto. I dittatori non si fermano con le carezze e gli appelli alla pace”.
FONTE
AGENZIA DIRE
WWW.DIRE.IT