giovedì, Settembre 19, 2024

Contanti vs Pos: come tutelare la Tua salute mentale

I PIU' LETTI

di Stefano Pezzola

Siamo passati da: “boicottiamo Amazon per salvare il negozietto sotto casa“, a: “morte al negozietto sotto casa che non accetta i pagamenti con il pos“.
Poi è arrivato Matteo Salvini ha sentenziare: “Chi paga il caffè con la carta di credito è un rompipalle“.
Ho dato sempre relativa importanza alla diatriba “contanti contro Pos” poiché molto semplicemente in tasca ho sempre un bancomat e qualche banconota ed ogni volta decido con serenità e senza particolari patemi d’animo come pagare le mie spese.
Pensa che anche Amazon.it offre una nuova modalità di pagamento che ti consente di pagare in contanti i tuoi ordini presso un punto vendita Western Union aderente vicino a te senza alcun costo aggiuntivo.
Dopo il pagamento in contanti, l’ordine verrà spedito all’indirizzo indicato al momento della conferma dell’ordine su Amazon.it.

Pagando con le monete e le banconote ti liberi dall’obbligo di saldare al venditore il prezzo dei beni o dei servizi che hai acquistato.
Questa caratteristica si chiama “potere liberatorio” ed è attribuita dalla legge.
Per questo motivo si parla di “moneta a corso legale” e nessuno la può rifiutare al momento del pagamento.
Nella logica del Dīvĭdĕ et ĭmpĕrā ecco arrivare un nuovo strumento mediatico per creare divisione tra i cittadini.
Prima c’era la pandemia.
Poi i vaccini.
Ed ancora la guerra in Ucraina.
Adesso arriva contante vs pos.
Ancora una volta ci troviamo di fronte a una scelta di libertà.
Da una parte c’è che vuole aumentare le opzioni a nostra scelta, dall’altra chi vuole comprimere la nostra esistenza fino a costringerla ad agire nell’unico e controllabile modo possibile e accreditato.
Non ridere alle battute di chi prende in giro la gente, poiché sarai detestato da coloro che vengono presi in giro“.

ULTIM'ORA

Il gruppo Poppi nel Cuore denuncia la mancata prelazione della giunta per palazzo Ghelardi

Una mozione per conoscere le motivazioni per cui sindaco e giunta di Poppi hanno lasciato decadere il diritto di prelazione su una porzione di palazzo Ghelardi adiacente alla sede comunale. Ad averla presentata è stato Carlo Toni, consigliere d’opposizione di Poppi nel Cuore, che ha richiesto all’amministrazione di giustificare e di far luce sulle reali motivazioni della scelta di non acquisire un immobile nel pieno centro che avrebbe permesso di ampliare i locali a disposizione del Comune e di andare a prevedere l’eventuale attivazione di nuovi servizi. La vicenda riguarda un edificio storico con ingresso da piazza Amerighi che era […]

More Articles Like This