Sono passati tre mesi dall’attivazione dello sportello «Ascolto Donna» negli ambienti dei Servizi sociali del Comune di Cortona, a Camucia. Ogni lunedì mattina le operatrici dell’associazione «Pronto Donna» sono a disposizione per ascoltare, dal vivo, in presenza, le donne provenienti da tutti i comuni della zona Valdichiana aretina che presentano situazioni di disagio e che ancora non necessariamente si riconoscono vittime di violenza.
Il centro antiviolenza è un servizio della Provincia di Arezzo in collaborazione con la conferenza zonale dei sindaci dei comuni della Valdichiana, presente dal 2010 alla Casa della Salute di Castiglion Fiorentino e, dal primo di febbraio, trasferito momentaneamente a Camucia in via Italo Scotoni.
Un passaggio necessario dovuto all’emergenza pandemica che ha reso complesso l’accesso alle strutture sanitarie per tutte quelle attività che necessitano invece di protezione e anonimato. Gli ambienti sanitari prevedono infatti un «access point», una sorta di filtro in cui tutti gli utenti devono fornire la ragione per cui si presentano nella struttura. Una condizione che mal si concilia con le esigenze delle donne che intendono intraprendere un percorso di prevenzione nei confronti del disagio e della violenza.
Il progetto della Provincia di Arezzo, grazie al lavoro portato avanti dalle operatrici del centro antiviolenza, è stato declinato nuovamente. Il 2020 è stato un anno di elaborazione di un nuovo modello di risposta al tema della violenza sulle donne, un fenomeno che a causa del confinamento ha comportato una crescita degli accessi «in emergenza» (oltre 20 casi), proprio perché è venuta a mancare la possibilità di uscire di casa e di accedere liberamente al centro anti violenza. Lo scorso anno l’associazione «Pronto Donna» ha anche rinnovato la piattaforma web, potenziato gli strumenti di risposta online. Tuttavia, l’intervento in presenza è fondamentale per la prevenzione e per attivare quel percorso che permette alla donna di riconoscersi nella condizione di vittima di violenza. Riguardo i finanziamenti per la casa di seconda accoglienza, si tratta di un progetto curato dalla Provincia di Arezzo quale soggetto capofila, con finanziamenti della Regione Toscana tramite fondi ministeriali.
Lo sportello «Ascolto Donna» di Camucia è aperto ogni lunedì dalle 10 alle 13 su prenotazione al numero 333 4706049 attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.