Con una lettera inviata al ministro delle Infrastrutture e a quello per il Sud e la Coesione territoriale, al direttore generale per le strade e le autostrade e per la sicurezza nelle infrastrutture stradali e, per conoscenze, al presidente del Consiglio dei ministri, la Regione Toscana e la Provincia di Arezzo hano chiesto l’assegnazione di 11,2 milioni di euro per dare il via all’intervento di restauro completo e consolidamento di Ponte a Buriano, opera del 1200 nota anche come ‘il ponte della Gioconda’, situata nel comune di Arezzo, ma di proprietà della Provincia.
Il ponte, come evidenziato anche da un primo intervento di restauro finanziato dalla Regione Toscana, versa in situazioni preoccupanti e per questo è stato interdetto al traffico, con pesanti conseguenze per la viabilità locale e disagi per cittadini ed aziende.
Più di un anno fa Regione e Provincia hanno richiesto ed attivato un tavolo di lavoro tra Mit, Mibac, Ministero del sud e della coesione, Regione Toscana e Presidenza del Consiglio. Grazie ad esso è stata riconosciuta la necessità di un intervento urgente di restauro e consolidamento del ponte. Lo scorso 13 Giugno è stato ufficializzato un finanziamento di 3,4 milioni euro destinato alla realizzazione di un guado provvisorio, indispensabile per dare risposte in tempi rapidi ai disagi di aziende e cittadini, ed alla progettazione di un nuovo ponte sull’Arno.
Oggi che la Provincia di Arezzo è pronta ad uscire con la pubblicazione del bando per la realizzazione del guado provvisorio e con il concorso di progettazione del nuovo ponte e della viabilità alternativa ad esso collegata, l’ente locale e la Regione chiedono al Governo un’ulteriore rimodulazione dei fondi di sviluppo e coesione o il ricorso a fondi di altra natura per assegnare gli 11,2 milioni di euro necessari, secondo quanto concordato nell’ultima riunione tenutasi presso la Presidenza del Consiglio.
“Tale finanziamento – si legge nella lettera – è la premessa necessaria affinché si possa procedere alla realizzazione definitiva dell’opera, unica condizione per la quale lo stesso Mibac ha autorizzato la realizzazione del guado provvisorio in prossimità dell’attuale Ponte, oltre ad essersi impegnato ad occuparsi dell’intervento di restauro e consolidamento del ponte storico, destinato a divenire un percorso ciclopedonale”.