venerdì, Novembre 22, 2024

Mercoledì 21 settembre XXIX Giornata Mondiale dell’Alzheimer

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Un gruppo aziendale e multidisciplinare attivo dal 2019 e presente in maniera capillare in tutte le zone; è da qui che parte la battaglia della ASL Toscana sud est all’Alzheimer e alle demenze, patologie che nella nostra regione colpiscono 85 mila persone e oltre 1,2 milioni in tutta Italia.

Nella Asl TSE i pazienti in carico al servizio sanitario che presentano diagnosi correlata all’Alzheimer e alle demenze sono 7556 (3045 Arezzo,2335 Grosseto, 2176 Siena, quest’ultimo dato che non include la AOUS), ma se aggiungiamo i dati delle persone non diagnosticate si arriva a 17mila, raddoppiando i numeri.
Cuore degli interventi in questo campo sono i gruppi CDCD (Centri Disturbi Cognitivi e Demenze) che mettono assieme medici specialisti (geriatri e neurologi), infermieri con expertizing sulle demenze ed un approccio multispecialistico che coinvolge psichiatri, radiologi, medici di medicina nucleare, psicologi e che mette al centro il rapporto con i medici di medicina generale.
Questo gruppo di professionisti opera sia in ambito ospedaliero che territoriale e garantisce la diagnosi precoce ed una presa in carico adeguata. I riferimenti dei CDCD presenti nella ASL TSE sono consultabili nel sito della Regione Toscana https://www.regione.toscana.it/-/demenze-e-alzheimer ) ed operano a stratto contatto con le Direzioni Distretto, i MMG e gli ospedali.

Il Contesto
L’Alzheimer è la forma più comune di demenza degenerativa invalidante, una malattia che colpisce la memoria e le funzioni cognitive, la capacità di parlare e di pensare, causa anche stati di confusione, cambiamenti di umore e disorientamento spazio-temporale. Il primo passo, dopo il sospetto del disturbo, è quello di contattare il proprio medico di famiglia per una prima valutazione. Da li parte un percorso di studio ed esami che coinvolge tutti i professionisti del CDCD che ogni sei mesi fanno valutazioni con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita del paziente affetto da demenza e della sua famiglia, valorizzando e potenziando le professionalità esistenti, creando sinergie lavorative e relazionali grazie anche alle opportunità che la tecnologia offre.

“L’approccio diagnostico alle varie forme di demenza, afferma il dott. Luciano Gorelli coordinatore della Rete Aziendale Alzheimer, in questi anni si è modificato con l’introduzione di nuovi criteri diagnostici che includono l’utilizzo di neuroimmagini convenzionali e quantitative, di indagini di medicina nucleare, di marcatori biologici liquorali (proteina amiloide, tau, neurofilamenti a catena leggera) e di test molecolari per la diagnosi differenziale e la diagnosi precoce.
L’impegno della ASL e dei gruppi CDCD è quello di fornire una risposta appropriata e tempestiva per la gestione di queste patologie migliorando il funzionamento del sistema di rete e assistendo il paziente e le famiglie.”

ULTIM'ORA

Aumenta la popolazione giovane nel comune di Bibbiena

Nel 2019 a Bibbiena i giovani tra i 20 e i 34 anni erano 1800, mentre nel 2023 sempre sulla stessa fascia di età i giovani sono aumentati di 46 unità arrivando a 1846. “Un dato in controtendenza rispetto ai dati che riguardano molte aree interne italiane e lo stesso Sud Italia, nel quale si sta assistendo a un fenomeno migratorio anche interno di grande dimensioni proprio riguardante le persone più giovani”, commenta il Sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli che cerca di dare anche una sua spiegazione alla via di Bibbiena verso un sostegno alle giovani generazioni a rimanere e […]

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