giovedì, Giugno 12, 2025

Casucci (Noi Moderati): “Più interventi all’ospedale del Casentino”

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Alcune proposte per ripensare e potenziare l’attività chirurgica del nosocomio di Bibbiena.

 

“All’ospedale del Casentino, in particolare, interventi chirurgici a bassa complessità così da ottimizzare l’utilizzo delle sale operatorie del San Donato.

 

Una riorganizzazione che potrebbe ridurre le liste d’attesa complessive e garantire un accesso più rapido alle cure”

 

Firenze 10 giugno 2025 – “Per aumentare il numero di interventi effettuati presso il reparto di chirurgia dell’ospedale del Casentino, riteniamo che debba lavorare sempre più in sinergia con il San Donato di Arezzo, facendo leva su alcune sue specifiche caratterizzazioni.”

 

A dirlo è il consigliere regionale di Noi Moderati, Marco Casucci, presentando alcune proposte per valorizzare e potenziare l’ospedale di Bibbiena.

 

“Bisognerebbe sfruttare l’ospedale del Casentino, in particolare, per interventi chirurgici a bassa complessità così da ottimizzare l’utilizzo delle sale operatorie del San Donato, focalizzandole su patologie oncologiche e interventi di maggiore complessità.

 

Una riorganizzazione che potrebbe ridurre le liste d’attesa complessive e garantire un accesso più rapido alle cure per diverse tipologie di pazienti – propone Casucci -.

 

La presenza di una subintensiva/rianimazione rappresenta un valore aggiunto per l’ospedale del Casentino, che consentirebbe di offrire un servizio vitale anche quei pazienti con rischio anestesiologico più elevato, mantenendo elevati standard di sicurezza.

 

Ovviamente, questo richiede la definizione di protocolli specifici per la gestione di questi pazienti e la presenza di personale medico e infermieristico con competenze adeguate.”

 

“Concentrandosi sugli obiettivi di ottimizzazione della programmazione, potenziamento delle risorse, efficientamento dei percorsi, integrazione con la rete ospedaliera e territoriale, adeguamento tecnologico e logistico, e monitoraggio continuo, sarà possibile rendere il presidio casentinese un elemento chiave per la riduzione delle liste d’attesa e per una gestione più efficiente delle risorse del sistema sanitario locale – spiega il consigliere di Noi Moderati -.

 

Parlare di vocazione chirurgica di vallata è possibile attivando un’interconnessione a doppio senso, diretta e veloce con l’ospedale principale, che è il San Donato di Arezzo.

 

Ciò permetterebbe anche un decongestionamento del nosocomio aretino massimizzando i servizi e le risposte per gli utenti.”

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