“Nell’ultimo quinquennio la Regione ha investito oltre 700 milioni in provincia di Arezzo, dei quali 200 nei settori delle infrastrutture per la mobilità, nei trasporti e nel governo del territorio, quelli nei quali sono stato impegnato come assessore”. Con queste parole, l’assessore uscente alla mobilità, infrastrutture e governo del territorio della Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli, ha aperto questa mattina ad Arezzo, la conferenza stampa per presentare i temi programmatici della propria candi- datura al Consiglio Regione, nella circoscrizione di Arezzo.
“Resta ancora molto da fare – ha proseguito Ceccarelli – ma la gran parte delle cose dette 5 anni addietro sono state fatte, o sono in via di realizzazione. Potrei citare le molte varianti lungo la Sr 71 in Casentino e Valdichiana, quelle sulla Sr 69 in Valdarno, il tratto aretino della Ciclovia dell’Arno, un consistente rinnovo del parco treni e autobus del trasporto pubblico, il ritorno dei treni Av nella stazione di Arezzo, gli interventi per la riqualificazione urbana, il sostegno ai piccoli comuni e alle aree interne e molto altro. E sta qui la grande scommessa da vincere per avere una Regione più for- te e coesa negli anni a venire: ovvero, attuare politiche capaci di far muovere con lo stesso passo
e con le stesse opportunità le cosiddette aree interne, la grande “area metropolitana” e la costa. Il tema riguarda certamente la mobilità delle persone e delle merci, ma anche l’economia, la sanità e più in generale il tema dell’accesso ai servizi e alle opportunità di sviluppo sociale e culturale”.
Fatta la necessaria premessa, Ceccarelli ha evidenziato i temi centrali in questo momento: sanità e lavoro.
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“La drammatica emergenza Covid-19 ha avuto importanti riflessi sanitari, ma ha avuto anche gravi ripercussioni sul tessuto economico. In particolare, per la sanità, si dovrà ridisegnare una strategia che attui gli investimenti per 150 milioni già programmati sugli ospedali aretini, rafforzi la presenza sui territori, consolidando e potenziando tutte le infrastrutture ospedaliere esistenti, con particolare riferimento a quelle per le cure intermedie, nonché sviluppando e qualificando i servizi territoriali e di base, anche grazie a nuove assunzioni”.
Non meno importante l’impegno per sostenere l’economia. “Occorre avere la capacità progettuale, con un’ottica di sistema territoriale aretino, per mettersi nelle condizioni di accedere alle maggiori risorse che saranno messe a disposizione delle aziende e dei territori, grazie all’accordo raggiunto all’interno dell’Unione Europea per la istituzione di un Recovery found che vedrà l’Italia assoluta protagonista nella ripartizione delle risorse. Nel contempo sarà necessario intervenire su quelle che possono diventare leve di sviluppo e promozione di territori come la Provincia di Arezzo, ovvero
i punti di forza, riconducibili al ‘saper fare’ locale, alla presenza di produzioni agroalimentari specializzate, al patrimonio culturale e naturale, allo sviluppo delle tecnologie, alla produzione di energia da fonti alternative, allo sviluppo del turismo. E bisognerà premiare soprattutto le aziende che creano lavoro buono e stabile”.
Tra le idee da portare avanti, Ceccarelli ha presentato il Il progetto Custodi dell’Appennino. “Un progetto che ha l’obiettivo di creare le condizioni affinché coloro i quali desiderano continuare a vivere e lavorare nelle zone rurali e più periferiche, nell’Appennino, abbiamo un’ integrazione al reddito che valorizzi il loro essenziale ruolo di presidio, di intervento e di vigilanza attiva, ovvero il loro ruolo di “Custodi” del territorio.
Sui temi a lui più congeniali, l’assessore regionale ha ribadito la strategicità dell’impegno per Svi- luppare la mobilità sostenibile. “Dobbiamo impegnarci affinché i soggetti competenti diano realiz- zazione alle grandi infrastrutture programmate, come terza corsia autostradale e la “Due Mari” , che consentano a questo territorio di essere connesso con le grandi reti continentali di mobilità. Ma al contempo, dobbiamo continuare a lavorare sulle ferrovie regionali, sullo sviluppo della rete cicla- bile e su una complessiva qualificazione del trasporto pubblico”.
Non poteva mancare un Focus sulle principali infrastrutture attese in provincia. “Prioritario – ha ribadito Ceccarelli – resta certamente il completamento della Sgc E 78, “Due Mari”. Nei prossimi 5 anni, la realizzazione del tratto aretino da parte di Anas, deve essere una priorità assoluta a livello regionale, dopo che sono state create le condizioni per il completamento della Tratta Grosseto-Sie- na. Negli scorsi anni, anche grazie al costante impegno della Regione, l’allora “Governo Gentilo- ni” aveva fatto quanto necessario per consentire ad Anas di mettere in programmazione l’avvio dei lavori nel tratto aretino entro il 2020. Il successivo Governo aveva spostato la data in avanti fino al 2022. Con l’avvento dell’attuale Governo, si è ritrovata piena sintonia con l’attuale Ministra e con Anas affinché fosse ridato forte impulso alla progettazione, con un finanziamento di 8 milioni di euro e l’inserimento tra le opere prioritarie che saranno attuate da un commissario ad hoc che avrà le migliori condizioni per dare realizzazione al tratto aretino entro i tempi minimi necessari. Per quanto concerne la mobilità interna alla provincia, importanti sono stati i risultati conseguiti nell’at- tuale quinquennio, in relazione al notevole flusso finanziario garantito dalla Regione, tramite risorse proprie o fondi Fsc, per gli interventi programmati lungo la Sr 71 e lungo la Sr 69. La prossima legi- slatura dovrà vedere la realizzazione di tutti gli interventi previsti. Nel frattempo, occorre proseguire con la programmazione degli interventi a sud e a nord di Arezzo, compresa la circonvallazione della città di Arezzo, con collegamento diretto al raccordo autostradale. Dopo la realizzazione del- la terza corsia autostradale nel tratto Incisa-Valdarno, nonché delle opere connesse, quali il nuovo ponte sull’Arno tra Terranuova B. e Montevarchi, l’obiettivo dovrà essere la prosecuzione dell’inter- vento anche nel tratto Valdarno-Arezzo. Tra le opere essenziali per i collegamenti interni al territo- rio provinciale, un’opera importante sarà la realizzazione di un nuovo attraversamento sull’Arno,
in sostituzione dell’attuale Ponte a Buriano, destinato a diventare ciclopedonale. Dopo l’avvio del percorso di consolidamento dell’infrastruttura storica, occorre proseguire il percorso avviato dalla Regione, in sintonia con il Governo, per ottenere dal Ministero le risorse necessarie alla realizzazio- ne del nuovo ponte”.