Il Comitato “Emergenza lupo – Arezzo” intende presentare alla cittadinanza i risultati ottenuti e le attività svolte in questi 2 mesi di intenso lavoro. Per questo ha organizzato un incontro aperto al pubblico il giorno 31 marzo 2023 alle ore 21.15, presso la sala parrocchiale della Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta in località Rigutino – Arezzo (AR).
«In questo incontro verranno affrontate le tematiche e le problematiche connesse all’invasione della specie Canis lupus nel nostro territorio, parleremo anche di cause e di possibili soluzioni. Presenteremo, tra gli altri, degli interventi e contributi di:
– On. Tiziana Nisini (Deputata Parlamento Italiano)
– On. Sergio Berlato (europarlamentare e Presidente dell’Associazione per la Cultura Rurale) in collegamento video
– On. Pietro Fiocchi (europarlamentare) in collegamento video
– Marco Casucci (Vice Presidente del Consiglio Regionale della Toscana)
– Mauro Deidier (ex Presidente del Parco delle Alpi Cozie)in collegamento video
– Iacopo Piantini (Presidente ENALCACCIA per la provincia di Arezzo)
– Gaetano Riviello (Dottore di ricerca faunistica e operatore della European Predation Map) Nell’occasione esporremo anche testimonianze di chi vive questa invasione senza i paraocchi del dogmatismo ideologico.
È importante la partecipazione di tutti quelli che potranno intervenire, soprattutto nel momento in cui la Commissione Europea ha stanziato altri fondi per un progetto finalizzato al consolidamento della popolazione di lupi nelle aree antropizzate italiane, con un budget di oltre i 7 milioni di euro, e tutto questo nella nazione che ha più lupi di tutto il resto d’Europa.
Il documento della Commissione Europea che stanzia questi fondi all’associazione presieduta da Luigi Boitani è allegato al presente comunicato stampa.
L’opposizione a questa gestione folle e scellerata è un imperativo morale, tenuto conto anche del fatto che la regione Toscana è il territorio che ha più lupi in Italia e che pertanto siamo solo all’inizio dei problemi. Invitiamo ad assistere anche quei sindaci della nostra provincia, particolarmente silenti e dormienti, perché prendano contezza del fatto che la gente è legittimamente indignata e preoccupata, che il “problema lupo” sussiste e che i primi cittadini non possono autoassolversi limitandosi a fare copia/incolla sui siti dei Comuni di inutili pratiche da adottare nel caso (sempre più frequente) di incontri o aggressioni da parte di questi infestanti predatori, che da decenni non sono assolutamente a rischio di estinzione. La cittadinanza deve far sentire la propria voce!»