“Se il ‘diniego’ alla nostra proposta di allestire presidi sanitari ‘speciali’ dedicati al Covid deriva dal fatto – come pare sostenere l’assessore alla sanità della Regione Toscana Bezzini – che mancano medici e strumentazione, mi permetto di dire che con queste parole l’assessore segna il de profundis della politica regionale toscana in materia sanitaria.
Non è accettabile che a 9 mesi dall’inizio di una emergenza sanitaria mondiale che purtroppo non accenna a passare, la soluzione sia ‘smontare’ gli ospedali, stressare il sistema, martirizzare medici e il personale sanitario già sotto pressione oltre il livello di guardia. Mi sorprende e preoccupa che si continui ancora a cercare soluzioni ordinarie in una situazione straordinaria.
I posti letto in più a cui fa riferimento il direttore generale D’Urso – per altro non sappiamo se sufficienti davvero – sono posti ‘sottratti’ a reparti del San Donato e ora ad altri ospedali. Questa poteva essere una soluzione immediatamente successiva all’emergenza, ma non strutturale. Il Covid non può essere l’unico ‘tema’ sanitario e non si ferma una ‘piena’ di questa portata con poco più delle nude mani, come mi pare si pretenda di fare”.
Non usa mezzi termini il sindaco Alessandro Ghinelli per confermare la sua proposta di allestire ospedali da campo per gestire l’emergenza sanitaria. E continua: “l’amministrazione comunale proprio oggi incontrerà la protezione civile, i servizi sociali e la Croce Rossa per proseguire nei percorsi di concreta collaborazione a tutela della città; ciò che preoccupa invece è questa altalena del sistema sanitario regionale che oscilla tra il ‘siamo in emergenza’ e il ‘tutto va bene’. Non è così: siamo in emergenza e non tutto va bene. Noi diamo tutta la collaborazione e la disponibilità e siamo assolutamente consapevoli del momento delicato che stiamo attraversando, però è arrivato il tempo di capire che progetto e che programma ha in testa il presidente Giani specialmente alla luce delle parole dell’assessore Bezzini che dobbiamo comprendere se improvvide o allarmanti”.