giovedì, Agosto 21, 2025

Il “Passaporto del Pratomagno”, turismo lento tra borghi e natura

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L’iniziativa è stata presentata nel corso della Festa della Transumanza quando il borgo casentinese è ufficialmente entrato a far parte di un percorso di valorizzazione paesaggistica e turistica che coinvolge entrambi i versanti della montagna, promuovendo la scoperta di borghi, tradizioni, natura e identità locali.

Il “Passaporto del Pratomagno” è nato su intuizione della cooperativa Il Bosco Magico che ha creato un itinerario diffuso con l’obiettivo di stimolare un turismo lento e consapevole per tutta la famiglia, favorendo esperienze nella natura e occasioni di incontro con le comunità locali.

Il coinvolgimento di pro loco, associazioni, attività commerciali e rifugi presenti nel Pratomagno ha infatti permesso di installare una serie di postazioni con un timbro identificativo di ogni luogo che i bambini dovranno trovare per marchiare il loro passaporto che, strutturato come una piccola guida turistica del territorio, rappresenta lo strumento per vivere una grande caccia al tesoro tra Valdarno e Casentino.

L’adesione della Brigata di Raggiolo ha permesso di inserire tra le tappe anche Raggiolo, offrendo così a visitatori di ogni età un’ulteriore occasione per scoprire la storia, le particolarità e le tradizioni di uno dei borghi più belli d’Italia.

L’inaugurazione di questo progetto ha configurato il momento di apertura della Festa della Transumanza che ha rinnovato un partecipato e apprezzato evento dedicato alle tradizioni e alle usanze del ‘900.

La giornata, organizzata dalla Brigata di Raggiolo con il Comune di Ortignano Raggiolo e l’EcoMuseo del Casentino, ha infatti proposto un’esperienza immersiva ed evocativa su una pratica che, per secoli, ha caratterizzato la vita del borgo:

i pastori, infatti, in primavera affrontavano un lungo e impervio viaggio con le loro greggi per far ritorno in Casentino dopo aver trascorso i mesi più freddi dell’anno in Maremma.

La Festa della Transumanza ha proposto un programma variegato con cortei, spettacoli, laboratori e sapori che hanno valorizzato la memoria collettiva del territorio attraverso un percorso indietro nel tempo capace di far rivivere atmosfere, gesti e racconti della civiltà contadina e pastorale del secolo scorso, mettendo in scena l’ultimo appuntamento primaverile prima della rassegna RaggioloEstate2025 che caratterizzerà i mesi di luglio e di agosto.

«Esprimiamo gratitudine verso visitatori, associazioni, enti e istituzioni con cui abbiamo collaborato nell’organizzazione della Festa della Transumanza – commenta Franco Franceschini, presidente della Brigata di Raggiolo.

Un ringraziamento particolare va poi alla “squadra” della Brigata di Raggiolo che, ancora una volta, ha lavorato in perfetta armonia, con impegno, con dedizione, con passione e senza risparmiarsi per accogliere bambini, ragazzi e adulti che hanno affollato il borgo nelle diverse fasi della festa, a partire dallo staff della cucina che ha permesso veramente di riscoprire i sapori autentici della transumanza».

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