di Stefano Pezzola
Torniamo ad analizzare i dati provenienti dalla vicina Romania, disinteressandoci dalle menzogne raccontate nell’ultimo mese dai media nazionali.
Lo facciamo come sempre facendo ricordo al database Our World in Data (https://ourworldindata.org)
La curva dei contagi torna nella piena normalità: senza vaccini, senza misure di limitazione delle libertà individuali, come sempre proseguendo con la vita normale.
I maggiori contagi rilevati nel mese di dicembre – decisamente inferiori per milione di abitante rispetto alla plurivaccinata Italia – sono dovuti al fatto che la Romania ha deciso di triplicare il numero de tamponi.
Ed ovviamente non si sono estinti e proprio per questo probabilmente sono usciti dalle prime pagine dei quotidiani nazionali.
Con un tasso di vaccinazione attorno al 30%, senza GreenPass, SuperGreenPass, dosi booster, vaccinazioni ai bambini dai 5 anni di età, ricatti quotidiani, proroghe dello stato di emergenze, i vicini abitanti della Romania – parafrasando un titolo di un bel film – Stanno Tutti Bene!
Poco altro da aggiungere se non che in una Europa tutta rossa o rosso scuro (le fasce che segnalano la maggior circolazione del Sars-CoV-2) l’eccezione è rappresentata propria dalla Romania.
Punto.
E pensare che un autorevole quotidiano nazionale titolava poco tempo fa: “Obitori al collasso e cadaveri ammassati nei corridoi. Il Covid travolge Romania” (vedi link sotto):
Del resto “peggio di un bugiardo c’è solo un bugiardo che è anche ipocrita”.