“Leggo con stupore dalla stampa che l’assessore regionale parla di 4 milioni di euro per Ponte Buriano – dichiara la Presidente Silvia Chiassai Martini – nello specifico per la realizzazione del ponte provvisorio, per la progettazione del ponte nuovo e il restauro di quello storico.
Credo sia doveroso fare chiarezza nel rispetto soprattutto dei cittadini. La Provincia di Arezzo, infatti, ha già ottenuto i fondi per il ponte provvisorio e la progettazione, grazie all’accordo del 2020 per volontà della Presidenza del consiglio dei Ministri. Per il ponte provvisorio si tratta di circa 2milioni e mezzo di euro e 900mila euro per la progettazione del nuovo. Mi preme inoltre informare che l’opera provvisoria partirà finalmente il 9 gennaio, dopo due anni di ritardo a causa della Regione, e che la progettazione del ponte nuovo è già in corso da mesi, in seguito ad un concorso internazionale di idee, vinto da uno studio spagnolo che consegnerà il progetto definitivo ad Aprile 2023.
Quindi la rimodulazione a cui la Regione si riferisce, non ha niente a che vedere con i 4 milioni, infatti la delibera approva solo i 600mila euro necessari per coprire l’aumento dei costi di questi ultimi anni, stanziati dal Governo con il “decreto aiuti” e autorizzati dalla Regione con DGR n.741 dell’11 luglio 2022 per una rimodulazione dei fondi FSC.
È inoltre doveroso precisare, che la Regione non ha messo un euro nella convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Piuttosto mancano ancora 16 milioni e 400mila euro per la realizzazione del nuovo ponte, che l’ex Ministro Pd Provenzano ci ha tolto, e che abbiamo formalmente richiesto proprio alla Regione, in data 28 marzo 2022, in funzione della nuova programmazione dei Fondi Fsc 2022-23, ma purtroppo ancora, la Regione, non ci ha dato risposta. Per questo motivo, spero di leggere presto sugli organi di stampa che l’assessore regionale abbia realmente intenzione di aiutare Ponte Buriano, deliberando i 16 milioni e 400mila euro indispensabili per realizzare il nuovo ponte.
Insomma, auspico per il futuro una dichiarazione che si fondi almeno su comunicazioni vere e corrette. Troppo spesso la Regione Toscana, purtroppo, si pavoneggia con i soldi degli altri. Altrettanto spesso vive d’intermediazione amministrativa e finanziaria, attuando politiche di controllo dirigistiche e limitanti. Anche in questo senso, mi auguro che possa cambiare presto per divenire quell’ente che dovrebbe essere, di alta programmazione e di supporto alle realtà più vicine al cittadino. La Regione dovrebbe fare, e far fare, invece non fa, e non fa fare!”