Diplomatica di carriera, la 59enne Lynne M. Tracy è la prima donna a ricoprire la carica di ambasciatore americano in Russia.
Lunedì scorso ha pubblicamente chiesto alla Russia la liberazione di una spia americana in nome della libertà di stampa.
L’ambasciatrice degli Stati Uniti in Russia ha ricordato di aver fatto visita al giornalista del Wall Street Journal che è stato arrestato più di due settimane fa con l’accusa di spionaggio.
Ha aggiunto di aver incontrato Evan Gershkovich nella prigione Lefortovo di Mosca e di averlo trovato “in buona salute e forte“.
“È stata la prima volta che ci è stato permesso di di visitare la prigione per verificare la sua detenzione ingiusta – ha ricordato Lynne M. Tracy – ribadiamo il nostro appello per il suo rilascio immediato“.
Gershkovich rischia fino a 20 anni di carcere se condannato.
Improvviso torna in mente il giornalista, programmatore e cofondatore dell’organizzazione divulgativa Wikileaks Julian Assange in carcere sall’11 aprile 2019 nel Regno Unito presso la Prigione Belmarsh e che rischia 175 anni di carcere.
Assange rappresenta il caso emblematico di una sempre maggiore intolleranza nei confronti dell’informazione indipendente e non allineate anche in Occidente.