Un’edizione di successo la due giorni della rassegna “Le radici del futuro”, che si è svolta sabato e domenica scorsa nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Per la prima volta i convegni si sono svolti in foresta, tra Yoga, meditazione del monaco camaldolese Axel Bayer, esercizi di Brain Gyn con Roberta Padovese e le meraviglie del bosco con Alessandro Fani, nei dintorni dell’Eremo Camaldolese:
l’evento è iniziato sabato 6 agosto per poi continuare domenica 7 agosto con le relazioni sulla vita nascosta della foresta, quella sottoterra, nell’abetina di Vitareta con Ivana Fantoni, il Lago degli Idoli davanti agli occhi e la sua storia con Francesco Trenti e, infine, a Bocca Pecorina, la formazione geologica del territorio del Casentino con Luigi Micheli.
“Sono stati due giorni nelle meravigliose foreste del Casentino per cercare se stessi, gli altri, e sentire che non siamo ospiti, ma parte integrante di questo mondo in cui siamo immersi – ha raccontato Don Gianni Marmorini, tra gli organizzatori dell’evento – ci vogliono diversi anni per far diventare tradizione un evento, e noi siamo solo alla terza edizione, ma il nostro cammino ci appare in parte già segnato:
sentiamo come costitutivo che a comunicare siano sempre insieme parole e sentieri, alberi, profumi, compagnia di altre persone che ci precedono e ci accompagnano nel cammino. Non abbiamo avuto bisogno delle antiche diapositive né delle moderne slide per avere le immagini di quello che ascoltavamo, funghi compresi, perché tutto era davanti ai nostri occhi.
I sentieri percorsi hanno richiesto un certo impegno, vedremo nelle prossime edizioni del convegno di offrire qualcosa anche di più semplice perché tutti abbiamo fame di foresta e a tutti la foresta può offrire un momento di pace. Alla fine del percorso e della manifestazione il momento conviviale per eccellenza: ci siamo seduti a tavola e gli amici della Sagra del Tortello di Papiano ci hanno offerto i famosi Tortelli di questo paesino sulle pendici del Falterona”.
Il progetto “Le Radici del Futuro”, arrivato alla sua terza edizione, nasce da un gruppo di amici con un profondo interesse per l’ascolto dei testi sacri della tradizione ebraico-cristiana, che ha sviluppato, nel tempo, un altrettanto profondo interesse per la bellezza del mondo che ci circonda. Questo amore ha suscitato un bisogno di conoscenza e di frequentazione dell’ambiente.
“È dal respiro degli alberi che siamo nati tutti: “allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente” (Gn 2,7) – ha concluso Don Gianni – noi siamo andati in foresta per sentire ancora un soffio nelle nostre narici. E lì ci ritroveremo l’anno prossimo”.