di Martina Romagnoli Polidori
Il verbo kennenlernen (in tedesco “fare conoscenza”), è formato da due verbi distinti: kennen, ovvero conoscere, e lernen, ovvero imparare. Fare conoscenza di qualcosa o qualcuno è dunque imparare a conoscere. In questo mese di Erasmus, ho fatto proprio questo: ho imparato a conoscere.
Partita da Arezzo alla fine di agosto, sono stata ospitata in una delle città più ricche di storia, cultura e mescolanze di architetture e etnie: Berlino. Scenario di due guerre che hanno solcato e determinato il volto di questa città, la sua Storia si può leggere per le strade, nei palazzi, lungo la Sprea, oltre che nei musei. Berlino è una città parlante: racconta ogni cosa, ad un osservatore attento. Ed è questo che ho cercato di essere: non solo una turista, ma anche una vera berlinese.
Abitavo in un piccolo palazzo, stretto e alto, incastrato fra altri edifici dai colori più vari, con le altre ragazze e gli altri ragazzi partiti con me per questa esperienza. Nel nostro appartamento eravamo in cinque. Non è sempre semplice vivere insieme ad atre persone, in particolare se le hai incontrate solo due o tre volte nei corridoi della scuola. È necessario adattarsi. Questa è una delle cose che ho imparato a conoscere: a valorizzare ognuno per quello che è, anche se non è proprio come me lo aspettavo, anche se è diverso da me.
La mattina ero la prima a uscire per andare al lavoro, che distava quasi un’ora dall’appartamento. Dopo una breve camminata e mezz’ora di mezzi pubblici, eccomi davanti all’ingresso della biblioteca. Era una biblioteca moderna, dove si tenevano anche corsi di lingua e visite guidate per i bambini dell’asilo. Qui ho imparato a conoscerne ogni angolo e a riconoscere il posto che i libri occupano nella vita di ognuno di noi. Per me è stato come trovarmi all’interno di infinite storie e poterle vivere tutte, poter percorrere ogni singola strada, ogni giorno una diversa. Ho inoltre avuto la possibilità di esprimere la mia creatività, e così ho lasciato una parte di me nella Stadtbibliothek Pankow.
La città mi ha accolto come se la conoscessi da sempre. Camminando per le sue strade, seduta nella S-Bahn, uscendo da un negozio, mi sono sentita accolta. Ho imparato a conoscere la sua cultura, la sua storia, e ad apprezzarla, a farla diventare parte di me. Ho deciso di camminare le strade di Berlino con gli occhi colmi di curiosità, cercando di non perdermi nulla di ciò che potesse offrirmi. E così la città è diventata un po’ meno sconosciuta, un po’ più casa.
Berlino mi ha aperto il suo cuore e io ci ho lasciato il mio.