Nel 2002 l’Europa pose a tutti gli Stati membri un obiettivo preciso: almeno il 33% di risposta territoriale per i nidi e dopo il Covid ha alzato l’asticella alla soglia del 45% da raggiungere nel 2030. Tra le regioni che hanno raggiunto l’obiettivo c’è anche la Regione Toscana e Arezzo ad oggi è una delle non molte città italiane già oltre l’obiettivo del 33% con un ragguardevole 34,5% di copertura a fine anno.
“Già lo scorso anno eravamo la seconda città in Italia per la qualità della vita dei nostri bambini, un dato questo che si collega al posizionamento di Arezzo tra le prime 14 province in Italia con l’indice di fecondità in aumento, in totale controtendenza rispetto alla media nazionale – commenta il vice sindaco Lucia Tanti -. Per consolidare questi risultati abbiamo messo in campo altre importanti azioni strutturali: la prima, ancora nuove assunzioni perchè non ci sono politiche educative di qualità se non puntiamo ad avere un corpo municipale di educatori ed insegnanti stabile, forte, numeroso.
Già dal 2015 abbiamo invertito la rotta di progressivo smantellamento delle nostre scuole voluta dalla sinistra, ed iniziammo subito a fare assunzioni costanti e concorsi nazionali: oggi abbiamo nuovo personale, giovane e preparato sul quale investiamo continuamente con la formazione e con percorsi di aggiornamento professionale. Il 30 maggio il Comune selezionerà tramite concorso pubblico altri 4 insegnanti a tempo indeterminato. Ma non basta – continua il vice sindaco – oltre al personale puntiamo su nuove scuole sia per i nidi con il nuovo nido Colombo, sia per le scuole dell’infanzia con la nuova scuola di Tortaia, sia per le scuole elementari e medie con la nuova Cesalpino.
Se oggi possiamo dire di aver azzerato le liste di attesa nei nidi e scuole dell’infanzia, di aver diminuito le liste di attesa per la fascia dei piccolisimi – che sono l’unica criticità -, di tenere aperti i servizi a luglio, di avere tre fasce temporali di apertura dei servizi in inverno – 14:00, 16:00, 17:30 -, di avere sempre più scuole con il tempo prolungato, con queste mosse entro il 2025 saremo una delle città con più scuole, più educatori e con un nuovo Piano Educativo municipale che sarà operativo dal settembre del 2023 che si chiamerà EDUC.ARE. Posso già anticipare che presenteremo il Nuovo Piano educativo municipale insieme alla Fondazione Arezzo Comunità, che avrà un ruolo sempre maggiore, nella seconda metà di agosto”, conclude Tanti.