Il Coordinamento delle Associazioni NO MULTIUTILITY, di cui fa parte anche il Comitato Acqua Pubblica Arezzo, che rappresenta le diverse associazioni e movimenti territoriali della Toscana che si sono mobilitati per ostacolare il progetto della Multiutility che mira ad incrementare la privatizzazione e finanziarizzazione dei servizi pubblici essenziali con l’unico obiettivo di trarre da essi lauti profitti;
in vista delle prossime elezioni amministrative nei comuni della provincia di Arezzo, rivolge un appello a tutti i candidati delle diverse forze politiche che si presentano a questa scadenza elettorale per il rinnovo delle amministrazioni uscenti, perché si pronuncino se intenderanno o no dare assenso, se eletti, all’incorporazione di Coingas nella costituenda Multiutilty .
E’ noto che nel 2023 l’Amministratore unico di Coingas , Petruccioli, ha sottoscritto un accordo con ALIA Multiservizi che prelude al futuro conferimento della SpA dei Comuni aretini nella Multiutility regionale, dominata dalla SpA dei rifiuti del Comune di Firenze.
Tale accordo non ci risulta essere stato preventivamente sottoposto all’approvazione dei Comuni soci in Coingas. Curiosamente la Dottoressa Petruccioli sostiene che dire sì al progetto multiutility sia l’unica soluzione possibile per andare incontro alle esigenze dei cittadini (non dice però quali sarebbero queste esigenze) e che “ormai…… ci è imposto dal mercato” , altrimenti “andiamo incontro ad una forma di colonizzazione”.
Secondo l’Amministratore unico di Coingas l’eventuale futuro accorpamento delle diverse gestioni dei pubblici servizi in una multiutility restituirebbe potere decisionale ai Sindaci e di conseguenza ai cittadini, per cui si dovrebbe dedurre che attualmente ai Sindaci è impedito di svolgere il proprio ruolo di indirizzo e controllo della gestione del servizio idrico e della raccolta dei rifiuti.
Ma ciò non è affatto vero poiché nell’attuale e più contenuto ambito di gestione dei servizi ora i Sindaci del territorio hanno un maggior potere di indirizzo e controllo (se vogliono avvalersene) di quanto ne avrebbero in futuro nella multiutility regionale controllata da una holding finanziaria sovrastante, con un CdA e un management che dovranno rispondere in primis agli azionisti di Borsa e ai desiderata del maggiore azionista pubblico, il Comune di Firenze, avendo come obiettivo principale il raggiungimento del maggior risultato economico possibile con le tariffe e le bollette pagate dai cittadini e non certo il miglioramento del servizio a costi competitivi.
Invitiamo i futuri amministratori a pronunciarsi chiaramente (anche negli incontri pubblici previsti dalla campagna elettorale) se intendono o non intendono aderire in futuro a questo progetto finanziario, a nostro avviso contrario alla tutela del bene comune acqua e alla volontà dei cittadini espressa con i referendum del 2011 .
Se di questo avviso i Candidati Sindaco dichiarino di non avere intenzione di aderire alla Multiutility regionale quotata in borsa e alla costituzione di holding finanziarie in cui verrebbero concentrate le partecipazioni dei comuni , un progetto che non ha alcuna attinenza con il perseguimento dei fini istituzionali che i comuni sono invece tenuti a perseguire e che andrebbe ad incidere negativamente sulle risorse e sulla vita quotidiana di cittadini, famiglie e comunità.
Chiediamo inoltre che queste loro intenzioni siano rese pubbliche, quale gesto di rispetto, indispensabile e corretto verso i cittadini elettori in modo che conoscano la posizione di ciascun candidato . Daremo notizia ai nostri associati e renderemo pubblici gli impegni presi dai candidati.
Coordinamento Associazioni No Multiutiluty
Forum Toscano Movimenti per l’Acqua
Comitato Acqua Pubblica Arezzo