Alla Regione Toscana è stato assegnato il Premio Compraverde Buygreen 2022 per la sezione ‘Miglior Bando Verde’ e ha ricevuto una menzione speciale per la sezione ‘Social Procurement’ per come ha gestito la gara di acquisto di materiali informatici, chiedendo che le fossero forniti computer e stampanti a ridotto impatto ambientale e sociale.
Il Forum Compraverde Buygreen – o Stati Generali degli acquisti verdi – giunto alla sua sedicesima edizione, è l’evento di riferimento in Europa per le politiche, i progetti, i beni e i servizi di Green Procurement, pubblico e privato. Un evento internazionale che orienta e supporta nel raggiungimento degli obiettivi definiti dall’Agenda Onu per lo sviluppo sostenibile e nella conversione ecologica delle modalità di produzione e di consumo.
“Si è trattato – spiega l’assessore regionale alle infrastrutture digitali e alla cultura della legalità, Stefano Ciuoffo – di una fornitura che in particolare per le postazioni di lavoro non è stata affatto banale, poiché al momento della predisposizione degli atti di gara i “criteri ambientali minimi” (Cam) per questa categoria di prodotti non erano disponibili e vigenti. La nostra scelta è stata quella di inserire nel bando una serie di nuovi criteri ambientali e sociali ricercando, con la collaborazione di Arpat, le soluzioni migliori nel contesto europeo e internazionale che ci permettessero di acquistare le nostre dotazioni informatiche ponendo una particolare attenzione ai processi produttivi “verdi” e alla loro qualità etica, contrastando così lo sfruttamento lavorativo. Se abbiamo ricevuto questo premio è merito del lavoro di squadra che la nostra struttura regionale ha saputo portare avanti”.
“La riduzione del consumo energetico – ha precisato Stefano Ciuoffo – è stato l’altro elemento su cui si è focalizzata la nostra attenzione. Questa decisione, ne siamo certi, porterà dei benefici in termini di contenimento delle spese per le utenze. Questa è la dimostrazione che la Pubblica Amministrazione può dare segnali concreti partendo dalle scelte che la riguardano internamente. In conclusione ho apprezzato che, tra le motivazioni che hanno accompagnato la nostra premiazione, vi sia l’auspicio che altri Enti possano seguire il nostro esempio. Il nostro impegno sarà quello di disseminare questa buona pratica nei confronti degli altri livelli amministrativi a beneficio dell’interesse collettivo”.
In particolare per ciò che riguarda i PC portatili, i desktop e i monitor sono state integrate undici specifiche tecniche desunte dalla bozza dei criteri GPP europei, relativamente al loro consumo energetico, all’estensione della durata della vita del prodotto con l’accesso alla garanzia del produttore, al ritiro e alla restituzione, alla gestione dei guasti, alla copertura delle batterie dai difetti e alla loro sostituzione, alla fornitura di statistiche sui guasti, alla gestione di incidenti e problemi, alla manutenzione preventiva, alla garanzia allungata a 5 anni, alla cancellazione sicura dei dati, alla resistenza della batteria ricaricabile, alle informazioni sul suo stato di salute, al suo software di protezione, ai connettori standardizzati per computer e notebook.
Per le stampanti sono stati applicati in toto i Criteri ambientali minimi di cui al DM del 17/10/2019 che riguardano i consumi energetici, il funzionamento con carta riciclata, la funzionalità fronte-retro, anteprima di stampa, disponibilità di stampa multipagina, i limiti di emissioni di inquinanti, l’utilizzo di cartucce di toner e a getto di inchiostro rigenerate e ulteriori elementi di eco design.
Inoltre in questa procedura, per la prima volta in Regione Toscana, sono stati applicati criteri sociali riguardanti i diritti umani e le condizioni di lavoro lungo la catena di fornitura per i quali sono stati consultati documenti internazionali. Questa soluzione ha introdotto alcune clausole di esecuzione del contratto relative al concetto di “responsabilità sociale dell’impresa” che richiede di escludere quei prodotti realizzati con minerali (stagno, tantalio, tungsteno e oro) provenienti da zone di conflitto o ad alto rischio e a puntare invece sulla trasparenza e sul rispetto da parte dei fornitori di un codice di condotta coerente con quanto previsto dalle convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, dalla convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo e dalle leggi in materia di sicurezza e del lavoro in vigore nel Paese dove avviene la produzione dei dispositivi.