di Stefano Pezzola
“Non ci sono certezze, solo ragionevoli probabilità” ci ricorda il politico statunitense John Edgar Hoover.
Ed in effetti la gestione della pandemia negli ultimi 24 mesi mi fa pensare che se c’era il 50% di probabilità che qualcosa potesse andare storto – poiché nove volte su dieci succede – i dati ed i report mi confermano che moltissime cose non sono andate per il verso giusto, tutt’altro.
Quello che è stato creduto da tutti, ovunque, ha molte probabilità di essere falso.
Il governo dei migliori ha certamente dimenticato che se facciamo ciò che è necessario tutte le probabilità diventano a nostro favore.
E così la sciagurata probabilità che il risultato di lockdown, restrizioni folli e repressive, e gestione sanitaria approssimativa potesse assumere i contorni di una caporetto, si è avverata.
La tabella riepilogativa sopra riporta sulla sinistra il dato dei contagi complessivi suddivisi per Paese e sulla destra il numero di decessi dall’inizio della pandemia.
Proviamo a sviluppare qualche riflessione numerica.
Regno Unito – popolazione 68 milioni – incidenza decessi sul totale della popolazione: 0,235%
Germania – popolazione 84 milioni – incidenza decessi sul totale della popolazione: 0.144%
Francia – popolazione 65 milioni – incidenza decessi sul totale della popolazione: 0.204%
Italia – popolazione 60 milioni – incidenza decessi sul totale della popolazione: 0.253%
Stati Uniti – popolazione 331 milioni – incidenza decessi sul totale della popolazione: 0.280%
Brasile – popolazione 214 milioni – incidenza decessi sul totale della popolazione: 0.300%
“Ciò che non abbiamo osato, abbiamo certamente perduto, mentre rischiando avremmo solo avuto più o meno probabilità di perdere”.
I numeri confermano il fallimento delle politiche repressive del governo dei migliori.
Il Green Pass? Un fallimento annunciato.
Le misure restrittive draconiane? Un fallimento a livello sociale, economico e sanitario.
Gli atti emanati per contenere l’emergenza rappresentano un guazzabuglio di norme incostituzionali e prive di fondamento giuridico.
Due anni di reclusione, di arresti domiciliari.
Il grafico de decessi in Italia elaborato su https://ourworldindata.org dimostra visivamente quello che moltissimi medici vanno affermando dando contro alla narrazione di Stato.
Siamo di fronte ad un virus chimerico sul quale l’impatto di contenimento dei vaccini è risultato irrisorio, se non nullo, anche in termini di ospedalizzazioni e decessi.
I decessi infatti dell’inverno 2020 (senza i vaccini) sono per certi versi addirittura inferiori ai decessi dell’inverno 2021 (dopo una campagna vaccinale di massa senza precedenti).
Se non si trattasse di una questione drammaticamente impattante nella vita e nella psicologia delle persone verrebbe da definirla una burla, una tentativo di confondere l’opinione pubblica con il gioco delle tre carte.
Oggi serve compassione e silenzio.
Abbiamo il 100% di probabilità di morire.
Di fronte a una tale schiacciante possibilità statistica sembra che l’ipocondria sia diventata l’unica posizione poco razionale che molti italiani hanno intrapreso per vivere.
La medicina è diventata la scienza dell’incertezza e l’arte della probabilità.
Uscire da questa ipnosi di massa è possibile?
Certo, anche se possibile non significa probabile ma significa soltanto che non è impossibile.
Sta a tutti noi dire BASTA!
Non dobbiamo più accettare di essere umiliati e vessati dal governo dei migliori.