di Stefano Pezzola
Lunedì 22 novembre 2021 è stata pubblicata la prima sentenza di riassunzione di un sanitario sprovvisto di Green pass.
Adele Passerini, dell’Asl Roma H 6, è stata infatti, su ordine del Giudice del Lavoro del Tribunale di Velletri, dott. Giulio Cruciani, immediatamente ricollocata preso la Centrale Sats di Marino.
Il Giudice ha considerato la dignità personale e professionale della dipendente, con la sospensione dal lavoro vista esclusivamente come un evento eccezionale.
In merito alla sospensione del lavoro vista come extrema ratio, l’avv. Torriero ha dichiarato che “l’Italia è una Repubblica che si fonda sul lavoro e pertanto la sospensione dal lavoro dovrebbe essere un evento eccezionale, soprattutto se il diritto alla salute è garantito attraverso l’utilizzo dei cosiddetti tamponi da fare ogni 48 ore, così come prevedono le normative vigenti”.
È un provvedimento storico perché è la prima riassunzione di un sanitario sprovvisto di Green Pass e pone la giurisprudenza davanti a una riflessione importante.
Quello che è interessante sottolineare è il fatto che il Giudice ha ritenuto talmente abnormi le disposizioni sull’obbligo vaccinale per i sanitari che ha emanato l’atto senza entrare nel contraddittorio delle parti e ha, oltretutto, ritenuto che la questione abbia rilevanza costituzionale.
In particolare, i diritti compromessi sarebbero quello alla dignità personale e alla dignità professionale; il Tribunale ha anche sottolineato la natura alimentare dello stipendio, intendendo chiaramente lo stesso come fonte dalla quale la persona si procura i mezzi di sussistenza.
Quindi Adele Passerini rientrerà a lavoro e le dovranno essere pagati tutti gli stipendi arretrati.