Un fronte unitario molto ampio: sindacato, istituzioni, volontariato, consumatori. Tutti insieme, in Casentino, per difendere il servizio sanitario.
Cgil, il comitato “Salviamo l’ospedale e i servizi del territorio”, il sindaco Vagnoli, l’Unione dei comuni del Casentino, Federconsumatori, Auser e Avis hanno firmato insieme una lettera indirizzata alla Direzione della Asl Tse e alle ore 21 del 13 luglio, nel cortile Cifa di Bibbiena, hanno organizzato un incontro con il cittadini al quale hanno invitato la stessa Asl.
Nella lettera si riafferma un principio e cioè che
“il Sistema Sanitario è riconosciuto come pilastro insostituibile per la tutela della salute per una qualità di vita migliore per tutti. Per raggiungere i giusti obiettivi, importantissima è la partecipazione di tutti i cittadini in ogni tipo di rappresentanza riconosciuta”.
Da qui la richiesta alla Asl Tse che, dopo la pandemia Covid,
“si possa tornare ad avere un’assistenza che risponda ai principi dettati dalle normative in essere, tenendo conto in modo particolare delle zone interne e disagiate come il Casentino, con le loro caratteristiche negative anche in termini di viabilità e riduzione della popolazione residente con importante innalzamento dell’età media, che rischiano di essere maggiormente penalizzate, di ricevere minori tutele e di peggiore qualità, contravvenendo ai principi di universalità, uguaglianza ed equità sanciti dal nostro ordinamento legislativo”.
I firmatari ricordano infine che
“le scelte dell’attuale governo sul Fondo Sanitario Nazionale e le difficoltà di reperire personale infermieristico e medico sono alcune delle cause principali che rendono complicato offrire quelle assistenze e tutele necessarie ai cittadini in tutti i settori sanitari, in modo particolare e di fondamentale importanza nell’ emergenza-urgenza, pronto soccorso, medicina”.