“Se Arezzo vuole una sanità migliore deve costruire una strategia condivisa con Regione e Governo”. Luciano Ralli sintetizza il suo confronto di ieri sera con il Presidente della Giunta regionale Enrico Rossi. “Deve finire l’epoca delle pure rivendicazioni: non basta dire cosa vogliamo ma dobbiamo dire come facciamo ad averla. Arezzo ha bisogno di un radicale ammodernamento del San Donato, di una più forte organizzazione territoriale. Questi bisogni hanno una cifra che oscilla tra gli 80 e i 100 milioni di euro. Cosa abbiamo oggi: un progetto della Asl Toscana sud est che attende solo di essere finanziato. Una disponibilità ad investire, da parte della Regione Toscana, che ci è stata confermata sia dal Presidente Rossi che dal candidato ad essere suo successore e cioè Eugenio Giani. Abbiamo, qualora il Governo decida in questo senso, 2miliardi e 300 milioni di euro per la Toscana che potrebbero essere una quota consistente delle risorse di cui ha bisogno Arezzo”.
I prossimi mesi non dovranno essere quelli delle semplici richieste ma della disponibilità di risorse, dei progetti esecutivi, dell’inizio dei lavori.
“Abbiamo l’occasione di un grande rilancio della sanità pubblica che dovrà essere integrata con le assunzione di giovani medici – conclude Ralli. Le Asl non possono assumere perché il nostro è uno strano paese dove ci si può laureare in medicina ma poi non ci si può specializzare. Ieri Rossi ci ha ricordato che abbiamo in Italia 14.000 medici non specializzati per l’impossibilità di accedere alle relative scuole. Se vogliamo un servizio sanitario pubblico efficiente, dobbiamo investire nelle strutture ma anche nei giovani”.