Il Sindaco Filippo Vagnoli, nel contesto del suo percorso di visita e conoscenza alle realtà imprenditoriali del territorio, ha voluto omaggiare con una targa la ditta Camano di Soci per i suoi 50 anni di attività.
Nell’incontro con il titolare il Signor Mauro Martini, la figlia Barbara e il nipote Marco, è stato affrontato anche il problema della mancanza di materiale e l’aumento esorbitante dei prezzi, ma anche lo stato attuale di un’azienda che, nonostante il covid-19, ha saputo mantenere un trend positivo e guarda fiduciosa al futuro.
L’azienda Camano è nata da un’intuizione del Signor Martini che a 28 anni e dopo un’esperienza da dipendente, ha trovato una strada tutta sua facendo diventare una piccola realtà artigiana di 12 dipendenti, un solido esempio di buona imprenditorialità, di coraggio e di inventiva.
In Italia come l’azienda bibbienese, esiste solo un’altra realtà che produce armadi blindati e casseforti.
Ma Camano è andata oltre, servendo realtà importanti con la produzione di particolari vetrine blindate che sono state portate in tutto il mondo.
La firma è sempre quella di Mauro, conosciuto a Soci come Graziano, che da autodidatta, progetta ogni prodotto dell’azienda.
Il Sindaco Filippo Vagnoli ha commentato: “Mauro Martini rappresenta un esempio importante di imprenditività da far conoscere ai giovani. Sapere agire con spirito d’iniziativa e competenze imprenditoriali per vincere le sfide del futuro sia professionali che personali, è una dote importante che si può, come dire, allenare anche attraverso l’esempio. Spero che il percorso di conoscenza del tessuto produttivo del comune porti anche a nove sinergie e a portare nuova creatività nel contesto sociale e tra i giovani. Si può ripartire davvero solo cosi”.
Il Sindaco Vagnoli, accolto da Mauro, la figlia Barbara e il nipote Marco che si sta impegnando per subentrare al nonno, ha poi concluso: “Ho trovato una famiglia unita nei valori di correttezza, impegno, lavoro e sacrificio che ha accolto con favore anche l’opportunità offerta da questo nuovo inizio per ritrovare legami tra le varie realtà territoriali. La preoccupazione sulle materie prime preoccupa molto anche loro, ma la voglia di farcela supera anche questo aspetto. Adesso spetta allo Stato e alla Regione sostenere tutta questa voglia di futuro”.