domenica, Novembre 16, 2025

Una mostra come omaggio all’arte del legno al Castello di Poppi

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La mostra racconta la storia di questo mestiere, le sue origini e il rapporto con la foresta, il legno e Camaldoli, mettendo in evidenza il contrasto tra il passato e  il presente.

 

Quello che ci hanno lasciato gli artigiani di Moggiona è un regalo prezioso raccontato attraverso gli sguardi e i gesti degli ultimi bigonai, ma anche i luoghi del loro passato: le vecchie botteghe, le case e la foresta, da cui tutto prese vita (Giulia Lovari)

 

PATRIMONI VIVENTI E PROGETTO

A fare da eco all’omaggio della giovane fotografa saranno presentati anche i risultati delle Summer School realizzate negli ultimi anni nel piccolo paese del comune di Poppi, con esposizione dei progetti e dei prototipi realizzati da alcuni giovani designer in colloquio con i bigonai di Moggiona.

Come ricucire le distanze generazionali? Come tentare di riattualizzare sapienze destinate a scomparire per sempre? Come riportare al centro dell’interesse dei più giovani competenze e saper fare in maniera creativa e innovativa?

Queste sono alcune delle domande a cui si è provato a dare delle risposte. 

L’impegno profuso dall’Ecomuseo insieme all’Università di Firenze (Dipartimento di Architettura) e con la preziosa collaborazione della Proloco e, recentemente, di Moggiona Società Cooperativa, ha consentito di coinvolgere nel corso degli anni numerosi studenti di provenienza diversa che sono stati accompagnati a conoscere e a confrontarsi con il contesto del piccolo paese montano, con la sua storia e i suoi mestieri secolari.

All’analisi è seguita la fase progettuale, anche attraverso proposte e rivisitazioni inaspettate, che hanno consentito di reinterpretare oggetti e manualità legati all’artigianato tradizionale del legno.

Obbiettivo della sperimentazione era, ed è, quello di creare momenti di confronto, contaminazione e coprogettazione, focalizzati sulla valorizzazione e il recupero delle sapienze artigianali tradizionali. 

Dal 2023 il progetto ha preso la forma di una Summer School guidata da due giovani creativi e designer di STUDIOLIEVITO.

Il lavoro ha consentito anche di mettere a punto, nell’entusiasmo generale, alcuni prototipi dei progetti elaborati.

In questo caso, con tempi più lunghi di permanenza, all’esperienza didattica e formativa si è unita quella umana grazie all’incontro con gli anziani bigonai, componente fondamentale per stimolare processi di apprendimento e trasmissione delle competenze.

Nel 2024 ai giovani laureandi di architettura si sono aggiunti anche studenti dell’ISIS di Bibbiena attraverso un percorso di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento)allargando così la base del coinvolgimento a scala territoriale.

Un laboratorio di idee per le aree interne, un esperimento da valorizzare , quindi, da diversi punti di vista che speriamo possa avere continuità e possa consolidarsi nel futuro.

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