Lorenzo Bernardini, presidente del CSI Arezzo, presenta la situazione complessiva dello sport in seguito alla pandemia: “L’Istat (Istituto Nazionale Di Statistica) ha presentato, tra i vari indicatori, anche quelli sulla pratica sportiva in Italia. In un quadro complessivo sicuramente positivo, deve però destare molta preoccupazione il dato relativo alle fasce di età dei giovanissimi con risultati molto allarmanti, fanno invece ben sperare i dati riguardanti la fascia di età più adulta. Lo sport deve ripartire come ormai si dice da tempo nelle scuole, purtroppo i più piccoli stanno subendo un costante effetto sempre più di esclusione dalla pratica sportiva. Dobbiamo agire sempre più per poter riportare i giovani ai livelli europei di attività”.
Ecco i dati più rilevanti rispetto al 2019:
- 11,8% dei praticanti continuativi nella fascia di età dei giovanissimi dai 3 ai 10 anni, pari a quasi 300.000 bambini che hanno smesso di fare sport;
- In aumento la sedentarietà con +3,7% nei bambini fra i 3 e i 10 anni che porta il totale a quasi 1.200.000 bambini che non fanno alcuna attività motoria;
- Aumento della pratica continuativa e saltuaria nelle fasce adulte della popolazione: dai 18 ai 54 anni si è verificato un aumento del 19,1%, ovvero oltre 700.000 persone che hanno iniziato a fare sport con più regolarità;
- Fra i 60 e i 74 anni aumentano i praticanti continuativi e anche quelli saltuari di circa 316.000 persone pari al +1,7% e cala la percentuale dei sedentari -3,7%.
- In generale si ha un aumento del +1,6% (pari a quasi 890.000 persone) della pratica sportiva (continuativa e saltuaria) e un calo della sedentarietà dello 0,4%, dati però trainati principalmente dal segmento più adulto della popolazione.