L’Associazione Tahomà promuove una raccolta fondi per aiutare gli abitanti del villaggio di Pakau Njogu in Gambia, ad aprire un piccolo alimentari con l’acquisto di un frigo e un freezer.
Il villaggio è molto caro agli operatori e operatrici della associazione, perché da qui provengono tanti ragazzi che arrivano in Italia.
Lo scorso anno, una piccola delegazione di Tahomà, ha voluto visitare personalmente il luogo e capire, di persona, quali fossero necessità e criticità di un villaggio molto isolato del Gambia.
“Il comune di Bibbiena intende pubblicizzare e far conoscere il più possibile questa iniziativa ritenuta assolutamente meritevole, visto che l’associazione Tahomà lavora sul nostro territorio e in modo serio e professionale ormai da tanti anni, collaborando a una gestione virtuosa del flusso migratorio.
Spesso si guarda alle raccolte fondi con sospetto, soprattutto a causa delle tante frodi a cui siamo giornalmente sottoposti.
In questo caso la raccolta fondi che noi sponsorizziamo, rappresenta qualcosa di molto importante e ci lega per un senso di responsabilità a questo luogo così lontano eppure così vicino, da cui provengono tanti ragazzi che si trovano anche sul nostro territorio”, con queste parole l’Assessore Francesco Frenos fa conoscere l’iniziativa della associazione.
Melina Paluani, Presidente di Tahomà racconta così l’iniziativa: “Lo scorso anno abbiamo voluto visitare questo villaggio, da dove arrivano tanti dei ragazzi accolti da noi. Pakau è una zona molto disagiata.
Ci siamo resi conti che le famiglie e la comunità potrebbero migliorare la loro vita quotidiana con qualcosa di molto semplice:
un frigorifero e un freezer per aprire un piccolo negozio di alimentari.
Questo perché Pakau è molto lontano dal primo centro più grande e le famiglie non riescono a raggiungerlo facilmente ogni giorno.
In questo modo potrebbero aprire un piccolo negozio di alimenti freschi e sani per famiglie e bambini.
La cosa per noi è semplicissima, per loro è vitale. Quindi chiediamo di contribuire con un piccolo gesto a una grande cosa”.
Per fare le donazioni è necessario accedere a questo link e trovare l’iniziativa dell’Associazione Tahomà: https://gofund.me/f3c48e02
Attraverso l’Associazione Tahomà, Bibbiena in questi anni ha creato un modello interessante per la gestione dell’immigrazione, soprattutto sul fronte dei minori non accompagnati.
Melina Paluani, Presidente dell’Associazione Tahomà spiega in modo dettagliato il modello scelto da Bibbiena ormai da anni:
“Il sistema accoglienza di Tahomà avviene nel contesto del progetto SAI MSNA del Comune di Bibbiena grazie all’RTI NEXT degli enti attuatori Tahomà A.p.s e Oxfam del Ministero degli Interni e si svolge all’interno di 3 strutture con 6 ragazzi per ogni struttura abitativa. Il percorso scelto è riservato ai minori stranieri non accompagnati.
Quando arrivano sul territorio italiano, vengono inseriti in strutture come quelle che gestiamo e poi seguiti passo dopo passo verso l’autonomia”.
Accanto a questo progetto che vede come capofila Bibbiena Tahomà ha anche una struttura propria e tanti progetti in attivo come lo sportello gratuito per gli stranieri.
La Presidente di Tahomà spiega cosa viene proposto: “Al termine di tutto questo ci sono le attività di integrazione:
laboratori artistici, laboratori psicologici, conoscenza dei luoghi ma anche delle persone che sono fondamentali per intrecciare rapporti per il futuro. Abbiamo uno sportello gratuito per stranieri per rinnovare documenti, per esempio, o portare le loro famiglie e cerchiamo di risolvere le loro problematiche.
Siamo inoltre un grande ponte tra loro e le aziende territorio. Questo ha consentito a tanti ragazzi di trovare qui un lavoro, una dimensione, una nuova vita”.
Da Marzo 2016 (quando ha aperto l’Associazione Tahomà) a settembre 2021, sono stati accolti con progetti mirati di accoglienza 115 migranti nei Cas, di cui 10 donne e 35 minori.
Mentre dal 2021, anno in cui è iniziato il progetto SAI con capofila il Comune di Bibbiena, sono state 62 permanenze di Minori Stranieri non accompagnati.
Le principali nazionalità nei Cas: Gambia, Gana, Sénégal Nigeria. I minorenni provengono da Bangladesh, Pakistan, Gambia, Senegal, Guinea Conakry, Albania.