domenica, Dicembre 22, 2024

Esito del Bando Toscana Terra Accogliente avviso pubblico per residenze, co-produzione e circuitazione

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Dalla Toscana un sguardo per il teatro di domani. Si sono conclusi i lavori di selezione del nuovo bando Toscana Terra Accogliente, il progetto è proposto da RAT, il coordinamento delle trentuno Residenze Artistiche e Culturali della Regione Toscana.

Hanno aderito al progetto le seguenti residenze: Anghiari Dance Hub, Archetipo, Armunia, CapoTrave/Kilowatt, Catalyst, Consorzio Coreografi Danza d’Autore, Giallo Mare Minimal Teatro, Kanterstrasse, Kinkaleri, Murmuris, Officine della Cultura, Officine Papage, Pilar Ternera, Sosta Palmizi, Straligut, Teatrino dei Fondi, Teatro Popolare d’Arte. Inoltre, il progetto coinvolge altri soggetti regionali della produzione e della distribuzione, ovvero la Fondazione Toscana Spettacolo onlus, il Teatro Metastasio Stabile della Toscana, Virgilio Sieni Centro di Produzione.

Il progetto è coordinato da Luca Ricci e si avvale del contributo di Coop Unicoop Firenze. 351 i progetti partecipanti che hanno evidenziato la vivacità della produzione artistica contemporanea in Italia, offrendo una interessante mappatura di artisti e progetti innovativi a carattere multidisciplinare e multi-generazionale. Differenti anche i percorsi delle compagnie partecipanti: le proposte sono arrivate da tutto il territorio nazionale e hanno coinvolto gruppi di recente formazione e nuclei artistici già “affermati”, dimostrando quanto la struttura articolata di Toscana Terra Accogliente sia in grado di dare una risposta innovativa alle esigenze delle compagnie, dal sostegno alla produzione, al lavoro sui territori di residenza, alla circuitazione.

Non è stato semplice arrivare alla rosa dei progetti artistici di questa ultima fase della selezione, frutto di un lavoro di condivisione tra le strutture che hanno dato vita al bando che, in un mese e mezzo di lavoro, coinvolgendo ben 48 persone interne alle loro strutture, si sono confrontate sui progetti presentati per individuare i cinque vincitori, ciascuno dei quali presentava un lavoro nuovo e inedito:

Collettivo Controcanto, gruppo laziale, con il progetto Porco Cane affronta i temi dell’empatia tra uomo e animale e della macellazione per scopi alimentari;

Lorenzo Covello, lombardo di nascita e siciliano di adozione, con il progetto Prometeo? si concentra su come ogni scelta definisca un limite che l’individuo si pone: il progresso di acquisizione del fuoco è anche l’inizio della rovina dell’umanità;

Stefania Tansini, lombarda, con il progetto My Body propone un solo e un trio che oscillano intorno ai poli dell’identità individuale e della relazione, ponendo al centro della ricerca il tema dello scambio energetico;

Teatro Elettrodomestico, pistoiesi, con il progetto Ratto e Ratta – Ein rattenspiel, fanno una dedica ad Andrea Bendini, burattinaio e drammaturgo che negli anni Settanta introdusse in Italia il termine “teatro di figure”; Zaches Teatro, fiorentini, con il progetto Cenerentola proseguono il percorso di ricerca della compagnia sulla fiaba e sul mito, che ha già visto la realizzazione dei primi due capitoli (Pinocchio, Cappuccetto Rosso).

La significativa qualità e la differenziazione dei progetti candidati al bando hanno permesso di premiare progetti di produzione multidisciplinari, che vanno dal lavoro di Lorenzo Covello, artista che viene dal mondo all’acrobatica e del teatro fisico, per giungere a Stefania Tansini, giovane coreografa fortemente centrata sulla pratica del corpo e sulla ricerca del movimento, dai progetti che intrecciano i confini tra le generazioni di pubblico e le discipline della scena, tra teatro, danza e teatro di figura, come quelli di Zaches Teatro e Teatro Elettrodomestico, al teatro d’attore che nasce per stratificazione di improvvisazioni successive attraverso il lavoro di creazione drammaturgica collettiva di Collettivo Controcanto.

Entra dunque nel vivo la seconda fase del progetto: ad ognuna delle compagnie selezionate viene offerto un contributo economico di 7.100 euro e 40 giorni di residenza che verrà svolta in almeno tre delle strutture Rat promotrici del progetto, oltre all’alloggio, alla scheda tecnica di base, all’assistenza tecnica.

Il progetto, che da dicembre 2020 si svilupperà nelle annualità 2021/2022 prevede inoltre un possibile successivo investimento produttivo o co-produttivo da parte del Teatro Metastasio e del Centro di Produzione Virgilio Sieni e la conseguente circuitazione per almeno 5 repliche di uno o più dei lavori prodotti, grazie all’impegno della Fondazione Toscana Spettacolo onlus. RAT offre inoltre opportunità di collaborazione e residenza non solo per i progetti vincitori, ma anche per le altre compagnie selezionate tra i 30 finalisti, di cui alcuni partner hanno conosciuto i progetti tramite il bando e che hanno deciso di sostenere in autonomia.

L’elenco di queste proposte è in fase di aggiornamento, ma si segnalano già le residenze che Armunia darà a Giuseppe Muscarello con il progetto “Bacco” e che CapoTrave/Kilowatt darà ai progetti di Servomuto Teatro “Tycoons” e Pietro Angelini “Several Love’s Requests”. Sia CapoTrave/Kilowatt, sia Teatrino dei Fondi sosterranno inoltre con una residenza ciascuno il progetto di Giovanni Ortoleva “Don Chisciotte”. In un momento delicato e complesso per tutto il sistema teatrale nazionale, Toscana Terra Accogliente segna un punto di ripartenza, proponendo un modello nuovo di collaborazioni tra i soggetti delle residenze, le compagnie, i soggetti della produzione e della distribuzione, una risposta agli artisti che arriva dai territori, un nuovo processo osmotico e creativo tra gli artisti e i soggetti e le compagnie che abitano le Residenze, evidenziando quanto sia necessario ripensare dinamiche e ampliare le relazioni tra differenti soggetti del sistema teatrale per condividere obiettivi comuni: un progetto di rete che potenzia il meccanismo delle Residenze Artistiche e che, unicum a livello nazionale, propone un’azione diffusa su tutto il territorio della Toscana, che diventa una terra accogliente verso gli artisti offrendo occasioni plurime di valorizzazione del loro lavoro.

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