di Stefano Pezzola
Ritengo importante segnalare ai lettore un articolo pubblicato da Repubblica il 17 novembre 2022 a firma di Antonio Cassone dal titolo “Covid: vaccini, contagi e santi protettori”.
Al seguente link è possibile visualizzare il citato articolo:
https://www.repubblica.it/salute/2022/11/17/news/covid_vaccino_protezione_contagio_malattia-374773600/
Provo a riportare sinteticamente alcune affermazioni che invito i lettori a leggere con molta attenzione:
1. Il vaccino non ci protegge più dall’infezione, però fa sì che all’infezione generalmente non segue una malattia grave, un Covid-19 che ci porta in ospedale se non in terapia intensiva o talvolta al camposanto. Non mi pare cosa da poco, e giustifica ampiamente le tre o quattro dosi vaccinali;
2. Se ti infetti con Omicron è più probabile che il virus ti re-infetti se sei vaccinato che non vaccinato;
3. Non che i vaccini anti-Covid che stiamo usando non ci provino a fare anticorpi che bloccano l’infezione, li fanno in abbondanza ma durano troppo poco, solo qualche mese, e le mutazioni del virus fanno il resto, per cui ora, le ultime varianti di Omicron, eredi di Omicron BA.5 come Cerberus ed XBB.1 di fatto non si lasciano neutralizzare da alcun anticorpo, generato che sia dalla vaccinazione o dall’aver superato la malattia;
4. Il mancato blocco dell’infezione, permette al virus di continuare a trasmettersi nella popolazione e a mutare sotto la pressione selettiva esercitata anche dalla vaccinazione.
Antonio Cassone è membro dell’American Academy of Microbiology.