di Stefano Pezzola
Moderna ha pagato il National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti per concedere in licenza la tecnologia delle proteine spike che l’azienda ha utilizzato nel suo vaccino COVID-19 denominato Spikevax come si rileva dal contratto di cui al seguente link (Moderna-nih-contract) sottoscritto in data 14 dicembre 2022.
In occasione dell’udienza tenuta dalla Commissione del Senato per la salute, l’istruzione, il lavoro e le pensioni, il senatore Rand Paul aveva chiesto a piu’ riprese al CEO di Moderna Stéphane Bancel se la Sua Azienda avesse realmente pagato 400 milioni di dollari al National Institutes of Health (NIH) e se questo si potesse configurare come un conflitto di interessi.
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Adesso arriva la risposta nero su bianco.
Il contratto è stato firmato il 14 dicembre 2022 da Michael Mowatt, direttore dell’Ufficio per il trasferimento tecnologico e la proprietà intellettuale del NIAID, e Shannon Klinger, chief legal officer di Moderna.
Moderna ha guadagnato quasi 37 miliardi di dollari con il vaccino COVID-19 durante la pandemia COVID-19.
Ha previsto 5 miliardi di dollari di entrate da vaccini Covid-19 per il 2023.
Moderna, così come Pfizer, hanno ottenuto le autorizzazioni condizionate alla vendita dei vaccini mRNA Covid-19 dagli enti regolatori sanitari statunitensi (FDA e CDC) sottoscrivendo contratti con EU e Stati Uniti per la fornitura di miliardi di dosi durante gli ultimi due anni.
Oggi impariamo che il NIH ovvero il Dipartimento della Salute degli Stati Uniti condivide la proprietà della tecnologia della proteina Spike con i ricercatori dello Scripps Research Institute e della Geisel School of Medicine della Dartmouth University.
Entrambi sono nominati come partner nel contratto di cui sopra.
“Quello che il nostro team ha fatto è sviluppare la molecola di mRNA. Il National Institutes of Health (NIH) ha progettato la stessa proteina che il nostro team ha realizzato in parallelo. La progettazione del vaccino mRNA è però stata fatta esclusivamente dal nostro team. Questa è una nostra tecnologia“, ha tenuto a puntualizzare Stephane Bancel, Ceo di Moderna.
“Il pagamento fa parte di un accordo di licenza tra Moderna e NIAID per il quale Moderna sta pagando il governo degli Stati Uniti per accedere ad alcuni diritti di brevetto riguardanti la stabilizzazione delle proteine Spike del coronavirus” ha aggiunto il Chief Financial Officer di Moderna Jamie Mock.
Fonte:
https://www.fiercepharma.com/pharma/moderna-pays-us-government-400m-catch-payment-under-new-covid-19-vaccine-license
Questo accordo non mette Moderna fuori dai guai sul fronte delle controversie brevettuali. “Anche dopo questo accordo, il produttore di vaccini sta combattendo legalmente con il National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti sulle origini della tecnologia di base del vaccino” ha sottolineato il New York Times.
Fonte:
https://www.nytimes.com/2023/02/23/science/moderna-covid-vaccine-patent-nih.html
Tornano allora alla mente le parole del Ceo di Moderna che rispondendo alla domanda del senatore Rand Paul se questi pagamenti possano configurarsi come un conflitto di interessi, ha sinteticamente risposto con “In effetti, abbiamo recentemente effettuato, prima di Natale dello scorso anno, un pagamento di 400 milioni di dollari al NIH per un vecchio brevetto che avevano sviluppato, non correlato a COVID, ma utile allo sviluppo di un vaccino COVID per aiutare tutto il loro lavoro. Spetta al governo degli Stati Uniti valutare in che modo quei soldi possano creare un conflitto di interessi per le stesse persone che decidono la politica sanitaria in merito al vaccino Covid-19“.