venerdì, Ottobre 18, 2024

Regione: le candidate del Pd. Ieri presentazione in piazza Sant’Agostino

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Piazza Sant’Agostino ha ospitato la presentazione delle  candiate nella lista Pd alle regionali. Azzurra Baldini, Elisa Bertini, Barbara Croci e Lucia De Robertis, insieme al Segretario provinciale Francesco Ruscelli, hanno presentato programmi e priorità per la provincia di Arezzo e la Toscana; lavoro, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, servizi, salute, solidarietà sociale.

Azzurra Baldini, 32 anni, nata a Marciano della Chiana. Laureata in lingue, lavora in un’azienda orafa della Valdichiana.  Impegnata nel Pd, nel circolo di Marciano e nella Conferenza delle donne democratiche della provincia di Arezzo.

Elisa Bertini, 40 anni, nata a Montevarchi. Laureata in Scienze Politiche e dipendente di un istituto di credito. Intende contribuire a innovare il futuro della sua terra, il Valdarno e della sua comunità. Per garantire maggiore benessere, diritti e servizi ai cittadini toscani del domani.

Barbara Croci, 50 anni. Nata ad Anghiari. , vive e lavora tra Firenze e Anghiari, sua città natale. Lavora in uno studio fiorentino che si occupa di urbanistica e pianificazione territoriale. Impegnata nel Pd (è stata Segretaria comunale e Consigliera nazionale, ha ricoperto anche incarichi amministrativi: nella Giunta comunale di Anghiari dal 1998 al 2011. Ha fondato l’Associazione Progetto Valtiberina.

Lucia De Robertis, 54 anni, nata ad Arezzo. Direttrice del magazzino della Afm , ha iniziato la sua attività politica e istituzionale nei consigli di circoscrizione di Arezzo. Assessora nelle due consiliature Fanfani nel Comune di Arezzo, si è occupata in modo particolare di politiche sociali, giovani e sport. Entrata in Consiglio regionale nel 2013, è stata confermata nel 2015 ed ha assunto l’incarico di vice Presidente del Consiglio regionale.

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Assistente infermiere: un attacco diretto alla qualità dell’assistenza ospedaliera

Nursing Up Toscana denuncia l’introduzione della figura dell’Assistente Infermiere come un pericolo per la Sanità Pubblica. La recente approvazione di questa figura ibrida, il 3 ottobre in Conferenza Stato-Regioni, rappresenta un ritorno a un modello ormai obsoleto, destinato non a migliorare, ma a compromettere la qualità dell’assistenza sanitaria. Si sta cercando di affrontare la crisi della carenza infermieristica con una scorciatoia: l’introduzione di una figura con formazione e competenze limitate, l’Assistente Infermiere. Tuttavia, questo è un passo indietro di almeno cinquant’anni, tornando all’infermiere generico, una figura superata e inadeguata alle sfide della sanità moderna. L’assistente infermiere non è la soluzione […]

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