lunedì, Dicembre 23, 2024

Silvia Chiassai Martini: “la Soprintendenza torni ad Arezzo a pieno regime”

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Silvia Chiassai Martini Presidente della Provincia di Arezzo, torna alla carica sulla assoluta necessità di re-istituzionalizzare la Soprintendenza nella Provincia di Arezzo con una sede propria ed autonoma e di potenziarla con figure professionali ormai numericamente carenti da anni, per la tutela ed il presidio del grande patrimonio storico artistico presente nel vasto territorio della Provincia di Arezzo.

Ad inizio anno la Presidente aveva scritto al Ministro dei Beni Culturali illustrando la drammatica situazione in cui versa la Soprintendenza, e adesso lancia un appello ai candidati Presidenti della Regione Toscana affinché si prendano l’impegno di risolvere una volta per tutte la questione.

E’ inaccettabile che un territorio ricco di siti e aree da custodire come il nostro non abbia una propria Soprintendenza in piena autonomia gestionale ed operativa, – dichiara Silvia Chiassai Martini -. Abbiamo una struttura totalmente depotenziata che necessita di figure professionali importanti quali architetti, storici dell’arte, archeologi, restauratori etc; ad oggi non è presente neanche una figura di storico dell’arte, e non mi sembra che il boom di turismo che sta riscuotendo Arezzo e Provincia non dimostri interesse e attrattiva; per questo è doveroso riportare attenzione e ordine in una struttura fondamentale per il territorio. Ho l’onore di rappresentare un ente quale quello della Provincia di Arezzo che vanta primati ed eccellenze in ogni settore, e deve essere garantita la giusta attenzione anche sotto il profilo storico culturale.

Nell’organico della Soprintendenza di Arezzo dovrebbero essere previsti in servizio 3 storici dell’arte che come ho già detto sono totalmente assenti; 3 archeologi a fronte di solo 1 in servizio, 3 tecnici per le tecnologie in servizio, di cui solo 1 presente; 3 restauratori di cui solo 1 in servizio; almeno 4 architetti, mentre ce ne sono solo 3; 2 informatici e l’unico presente è prossimo alla pensione; 3 custodi, figura completamente assente; 4 assistenti tecnici di cui solo 1 presente e 4 assistenti amministrativi di cui solo 3 in servizio; potrei continuare la lista che sarebbe ancora lunga, ma credo che sia chiaro che la problematica non può più essere rimandata; pertanto chiedo un impegno pubblico ai candidati Presidenti alla Regione Toscana affinché mostrino un chiaro impegno su un tema, quello dell’arte, che ci fa grandi nel mondo. Infine ci preme ringraziare, tutti coloro che ormai da anni stanno svolgendo con fatica, questa importante funzione nella nostra politica.

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